Ex Caterpillar a Jesi, 50 di nuovo in fabbrica a giugno 2024. Ecco il programma e la situazione

Ex Caterpillar, 50 in fabbrica a giugno 2024. Ecco il programma e la situazione
JESI  - Primo drappello di lavoratori in partenza per la formazione a Teramo lunedì prossimo. Attrezzature per la produzione portate in via Roncaglia fra fine gennaio...

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JESI  - Primo drappello di lavoratori in partenza per la formazione a Teramo lunedì prossimo. Attrezzature per la produzione portate in via Roncaglia fra fine gennaio e inizio febbraio 2024. Obiettivo 50 persone di nuovo in fabbrica a giugno prossimo e la piena occupazione dei poco più di 100 che avevano firmato il passaggio in Imr un anno dopo, al termine del terzo di cassa integrazione.

 

Conferma di Jesi come polo di produzione dedicato alla Lamborghini. È quanto emerso, ieri, nell’incontro fra i rappresentanti sindacali delle maestranze ex Caterpillar e la Imr, azienda che ha acquisito la fabbrica di cui la multinazionale americana aveva annunciato la chiusura il 10 dicembre di due anni fa. Si apre qualche spiraglio dopo che i ritardi nell’attuazione del piano industriale che Imr – settore componentistica per automotive – aveva prospettavo sono tornati a far salire la preoccupazione di dipendenti e famiglie coinvolti nella crisi. Questione che era stata ospitata nell’ultimo consiglio comunale, coi rappresentanti dei lavoratori chiamati a intervenire dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo.

L'incontro

Ieri l’incontro azienda - sindacati. «L’azienda ha confermato ciò di cui ci aveva parlato in precedenza – dice Maurizio Gabrielli, segreteria Fiom Cgil - un primo gruppo di sei lavoratori partirà lunedì prossimo per iniziare l’attività di formazione a Teramo, se ne aggiungeranno altri per arrivare a 20 che poi, con l’arrivo delle linee produttive a Jesi fra fine gennaio e inizio febbraio prossimi, proseguiranno il percorso qui. Seguirà un secondo gruppo, per arrivare a 50 che da giugno del prossimo anno dovranno essere impiegati in produzione a Jesi.

Nel frattempo, come ci era stato detto, partirà un terzo anno di cassa integrazione, al termine del quale si dovrà essere arrivati alla piena occupazione a giugno 2025». Intanto, «iniziata da oggi (ieri) la manutenzione sullo stabilimento: tetto, poi gli interni e la pavimentazione delle aree che dovranno ospitare la produzione». 

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Corriere Adriatico