Calci all’auto e pugni al proprietario: serata folle a Jesi, presi due giovani tunisini ma sono già liberi

Calci a un’auto e pugni al proprietario: serata folle, presi due giovani tunisini ma sono già liberi
JESI  - Non sono bastate la pioggia battente di domenica sera e le temperature in ribasso a stemperare gli animi di due diciottenni tunisini che, approfittando della...

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JESI  - Non sono bastate la pioggia battente di domenica sera e le temperature in ribasso a stemperare gli animi di due diciottenni tunisini che, approfittando della confusione delle Fiere di San Settimio e della frenesia di smontare le bancarelle per l’acquazzone, si sono divertiti a prendere a calci delle auto in sosta. È successo verso le 20,30 lungo via Giacomo Acqua.

 

 E da quei calci sferrati sulle carrozzerie delle macchine alla tensione di una lite con i proprietari legittimamente arrabbiati, il passo è stato breve: un uomo, preso a pugni, è finito all’ospedale. Ad accorgersi di quei rumori strani che provenivano dalla strada è stata una famiglia che stava cenando e che abita nella palazzina che dà sulla via. 


La bagarre


Padre, madre e figlio si sono dapprima affacciati alla finestra, intimando ai due giovani di smetterla e andare via, poi vedendo che quel richiamo non serviva a nulla, il capofamiglia (un uomo di 52 anni) è sceso in strada per fermarli, dal momento che stavano danneggiando la sua Fiat Panda. Ma la reazione dei due diciottenni è stata incontrollata e gli si sono scagliati contro. A quel punto anche il figlio dell’uomo è sceso in strada per andare a difenderlo. 


Momenti di altissima tensione: sono volati schiaffi e pugni, tanto che i residenti e qualche visitatore delle fiere, spaventati, hanno allertato il numero unico 112 chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato e di rinforzo, anche tre pattuglie della Polizia locale impegnate a vigilare sul deflusso della fiera. C’è voluto anche l’intervento di un’ambulanza della Croce Verde di Jesi. Il 52enne è stato accompagnato al Pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani” con un codice di media gravità per le escoriazioni riportate nella lite, mentre i due tunisini sono stati bloccati dagli agenti e condotti in commissariato per essere identificati. 


Fuori controllo 


Ma i due non si sono quietati. Uno dei due in particolare, appariva esagitato e in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta, presumibilmente, all’abuso di alcol. E anche di fronte ai poliziotti ha continuato a urlare e inveire, dando in escandescenze tanto che è stato di nuovo chiesto l’intervento dell’ambulanza della Croce Verde. Al loro arrivo, i sanitari hanno cercato di calmarlo, ma il ragazzo ha iniziato a tirare testate contro l’ambulanza, ferendosi. Si divincolava perché non voleva salire in ambulanza, tanta era l’agitazione. E’ stato quindi bloccato con l’aiuto degli agenti e portato al pronto soccorso con un codice giallo per tutti gli accertamenti sanitari del caso. Le sue condizioni non sono gravi, così come per fortuna non è grave il 52enne preso a calci e pugni. La vettura ha subìto il danneggiamento dello specchietto retrovisore e qualche ammaccatura della carrozzeria. Sono in corso verifiche da parte dei poliziotti: al momento non sono stati presi provvedimenti nei confronti dei due tunisini, ma la famiglia residente in via Acqua potrà sporgere denuncia contro di loro per le lesioni e per i danneggiamenti all’auto che era regolarmente parcheggiata. 

 

 

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Corriere Adriatico