Jesi, raffica di malori tra i baby atleti dopo il pranzo del volley: ecco cosa è successo

Raffica di malori tra i baby atleti dopo il pranzo del volley: ecco cosa è successo
JESI L’allarme è rimbalzato da un cellulare all’altro, nelle chat dei baby atleti. «Io sono stato male stanotte, e voi?». Una dietro l’altra,...

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JESI L’allarme è rimbalzato da un cellulare all’altro, nelle chat dei baby atleti. «Io sono stato male stanotte, e voi?». Una dietro l’altra, sono arrivate le conferme. Dissenteria, vomito, nausea, mal di pancia: sintomi chiarissimi di un problema gastrointestinale che, per la velocità di diffusione, si sospetta sia riconducibile al pranzo di fine stagione organizzato in un ristorante dell’hinterland anconetano, a cui domenica hanno partecipato più di 200 ragazzini e ragazzine tesserati per le società sportive che hanno partecipato alle finali regionali under 13 di volley.

 

Decine di pallavolisti in erba, provenienti da tutte le Marche e appartenenti a 18 squadre diverse, si sono sentiti male a distanza di qualche ora dal pranzo nella struttura convenzionata con la Fipav regionale (la Federazione di pallavolo) che prevedeva pennette al pomodoro, arista con patate al forno e, per dolce, salame al cioccolato. 


Le ispezioni 


Proprio sulle porzioni di carne si sono concentrate le attenzioni dei carabinieri del Nas che ieri, ricevuta una segnalazione, hanno ispezionato il ristorante ed effettuato alcuni campionamenti per capire se ci sia stata una contaminazione: lo diranno le analisi di laboratorio. Per fortuna nessuno dei giovani commensali, che erano al tavolo con dirigenti e accompagnatori, avrebbe dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale. I sintomi sarebbero passati nell’arco di una notte. Ma all’inizio è stata forte la preoccupazione, tanto che varie società hanno inviato una segnalazione alla Federazione.

«Anch’io ho avuto un po’ di dissenteria - dice Fabio Franchini, presidente regionale Fipav - ma nulla di grave. All’inizio avevo dato la colpa all’aria condizionata in auto, poi però mi sono arrivate le telefonate delle società. Stiamo monitorando la situazione per capire cosa sia successo». I gestori del ristorante spiegano: «La merce è stata acquistata il 30 maggio, siamo molto scrupolosi nella nostra attività. Forse c’è stato un problema nella conservazione dell’arista dopo la cottura, ma stiamo verificando nel dettaglio anche con i Nas. Ci dispiace per i ragazzi che si sono sentiti poco bene e le loro società, ma fortunatamente non ci sono stati eventi gravi». 

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Corriere Adriatico