SASSOFERRATO - Il prof d’italiano, di latino e di greco, ma anche di storia, di geografia e di francese, Vincenzo Piermattei se n’è andato. Nato a Senigallia...
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«Negli anni dei furori inconsapevoli – scrive Graziano Ligi, studente uscito nel 94 - quando perdersi era così facile, hai saputo indicarci un modo possibile di essere, una strada trasversale colma di poesia e anarchia». Con il prof Piermattei si leggono pagine belle della storia di intere gioventù. Uomo di cultura, appassionato di Foscolo, volto e non maschera, come si autodefiniva riprendendo Pirandello, è stato la dinamo discreta di un’infinità d’iniziative.
Dalla Rassegna Premio d’arte contemporanea Giovan Battista Salvi ai saggi e studi su Nicolò Perotti, frequentò varie edizioni dei Convegni Internazionali des Journées d’études italiennes d’Avignon; fu addirittura fondatore della rivista “Anteprima” e traduttore in italiano di Georges Barthouil su “Leopardi e l’Europa£. Francofilo adorava chi lo chiamava “Vincent” ma non disdegnava chi lo chiamava “Vincenzino”. In pochi sapevano che era un ex calciatore.
Disinteressato, istintivo e anche umorale, le sue risposte fanno parte integrante dei racconti del paese.
«Quando se ne va un uomo che così tanto ha contato - commenta Tiziana Gubbiotti, ex allievi del 71 - lascia un dolore grande, un senso di vuoto immenso, ma anche un’eredità culturale che gli sopravvive e continua a dare frutti.» L’ultimo saluto alla chiesa di Facondino di Sassoferrato, giovedì 8 novembre alle 14.30. La salma si trova nella casa del commiato di Sandro Belardinelli in via Loreto 26. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico