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ANCONA - Imprevisti, aumenti delle materie prime, ritardi. L’edilizia sempre più in affanno e anche i cantieri aperti o aggiudicati nei mesi scorsi rischiano di essere un punto interrogativo per la consegna al Comune. Con i cronoprogramma rivisti e corretti, rendendo talvolta difficile anche dare certezze. Come nel caso dei lavori dell’edilizia scolastica da cui dipendono anche le giornate di centinaia di alunni e relative famiglie.
Le aggiunte
Vedi il cantiere per l’adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola De Amicis. I lavori in corso sono stati consegnati all’impresa il 4 ottobre 2021 e da contratto l’ultimazione era contrattualmente prevista per il 12 luglio scorso. Ma nel frattempo sono state concesse due proroghe per giustificata causa che hanno fissato la data per l’ultimazione dei lavori al 30 settembre. Ma anche questo traguardo è stato spostato di tre mesi con l’ultima perizia di variante e suppletiva che ha previsto anche una serie di lavori aggiuntivi per poco più di mezzo milione. «Ma il quadro economico iniziale di 2,6 milioni resterà invariato - sottolinea Paolo Manarini, assessore ai Lavori pubblici - la somma necessaria per la variazione arriverà attingendo al recupero di alcuni finanziamenti statali.
La svolta
A una svolta anche il cantiere della Domenico Savio. A luglio, dopo mesi di sollecitazioni e ordini di servizio, l’ingegnere capo Stefano Capannelli a luglio aveva firmato la risoluzione del contratto «per grave inadempimento dell’appaltatore». Lasciando un grosso punto interrogativo sulla fine lavori dell’appalto da 2 milioni. A cui aggiungere anche un lungo contenzioso con l’impresa. La via d’uscita? La possibilità di un nuovo accordo con la ditta aggiudicataria. Come avvenuto ad esempio per i lavori della scalinata a rampe di collegamento tra via Pizzecolli e via Birarelli. L’impresa che si era aggiudicata quei lavori ha infatti inviato una mail all’Avvocatura del Comune in cui «manifestava la volontà di addivenire ad un accordo transattivo con rinuncia di ogni pretesa attivata nel pendente giudizio civile e con la volontà di riprendere ed ultimare i lavori». «La ditta che si è aggiudicata l’appalto della Savio si è detta disponibile a riprendere i lavori - conferma l’assessore Manarini - Sono in corso dei chiarimenti tra gli uffici comunali e l’impresa per prima di sospendere la risoluzione del contratto e firmare il nuovo impegno così da poter terminare i lavori nella prossima primavera».
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Corriere Adriatico