ANCONA - Imprevisti, aumenti delle materie prime, ritardi. L’edilizia sempre più in affanno e anche i cantieri aperti o aggiudicati nei mesi scorsi rischiano di essere un punto interrogativo per la consegna al Comune. Con i cronoprogramma rivisti e corretti, rendendo talvolta difficile anche dare certezze. Come nel caso dei lavori dell’edilizia scolastica da cui dipendono anche le giornate di centinaia di alunni e relative famiglie.
Le aggiunte
Vedi il cantiere per l’adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola De Amicis.
La svolta
A una svolta anche il cantiere della Domenico Savio. A luglio, dopo mesi di sollecitazioni e ordini di servizio, l’ingegnere capo Stefano Capannelli a luglio aveva firmato la risoluzione del contratto «per grave inadempimento dell’appaltatore». Lasciando un grosso punto interrogativo sulla fine lavori dell’appalto da 2 milioni. A cui aggiungere anche un lungo contenzioso con l’impresa. La via d’uscita? La possibilità di un nuovo accordo con la ditta aggiudicataria. Come avvenuto ad esempio per i lavori della scalinata a rampe di collegamento tra via Pizzecolli e via Birarelli. L’impresa che si era aggiudicata quei lavori ha infatti inviato una mail all’Avvocatura del Comune in cui «manifestava la volontà di addivenire ad un accordo transattivo con rinuncia di ogni pretesa attivata nel pendente giudizio civile e con la volontà di riprendere ed ultimare i lavori». «La ditta che si è aggiudicata l’appalto della Savio si è detta disponibile a riprendere i lavori - conferma l’assessore Manarini - Sono in corso dei chiarimenti tra gli uffici comunali e l’impresa per prima di sospendere la risoluzione del contratto e firmare il nuovo impegno così da poter terminare i lavori nella prossima primavera».