L’idea: rendere mobile a Senigallia ponte Angeli: «È per alzarlo in caso di emergenza»

L’idea: rendere mobile a Senigallia ponte Angeli: «È per alzarlo in caso di emergenza»
SENIGALLIA Al vaglio l’ipotesi di rendere mobile Ponte Angeli così da poterlo alzare in caso d’emergenza. E’ un’indicazione che il vicecommissario...

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SENIGALLIA Al vaglio l’ipotesi di rendere mobile Ponte Angeli così da poterlo alzare in caso d’emergenza. E’ un’indicazione che il vicecommissario Stefano Babini ha dato ad Anas, tenendo conto del fatto che il nuovo Ponte Garibaldi sarà più alto, perché verrà realizzato sopra le attuali sponde. Ponte Angeli, quindi, costituirebbe un ostacolo. Il 6 giugno l’ingegnere Babini ha firmato il decreto per formalizzare la progettazione di Ponte Garibaldi, mettendo a disposizione 3,9 milioni di euro. Anas ha stimato che ne potrebbero bastare poco più di 3,3. 

 


Il costo 

«Sono stime di massima – spiega il vicecommissario all’emergenza – poi, una volta realizzata l’opera, con il consuntivo, valuteremo il costo effettivo. Eventuali economie ci permetterebbero di intervenire sul Ponte Angeli per apportare delle migliorie». Quali ancora non state decise ma c’è un’ipotesi. «Non pensiamo di rifarlo anche perché è stato realizzato di recente – prosegue –, però dobbiamo considerare che con Ponte Garibaldi più alto si renderà necessario alzare anche quello. Essendo in acciaio una soluzione potrebbe essere quella, in caso di emergenza, di chiuderlo al traffico e di alzarlo di un metro e mezzo, così da consentire un maggiore deflusso della piena. Ad ogni modo sarà Anas a valutarne la fattibilità oppure a suggerire eventuali altre modifiche». Ponte Perilli, più a valle, ha le pile in alveo da eliminare anche se l’intervento non sarebbe così urgente. I senigalliesi però si chiedono come sarà Ponte Garibaldi. «Sarà realizzato sopra le sponde – aggiunge l’ingegnere Babini – e sarà curvo, inarcato ma di poco nel tratto centrale. Sarà ad unica campata con i parapetti aperti e avrà tante piccole travi all’interno. Queste le indicazioni che abbiamo dato. Contiamo in autunno o al massimo entro l’anno di far partire i lavori». L’arcata centrale dell’impalcato consentirà un maggior passaggio di acqua. Essendo più alto della sede stradale dovrà essere raccordato con la viabilità. Dall’opposizione, Pd, Diritti al Futuro, Vivi Senigallia e Vola Senigallia, hanno chiesto di convocare una commissione sul nuovo Ponte Garibaldi. «Con spirito di servizio e di proposta abbiamo chiesto di aprire una discussione in commissione urbanistica e lavori pubblici per capire le caratteristiche del nuovo Ponte Garibaldi – interviene Dario Romano, capogruppo del Pd -, se sarà ubicato nel medesimo luogo del vecchio ponte o verrà fatta una rapida riflessione sulla viabilità della zona e potenziali opportunità e problematiche di uno spostamento a valle». 

La demolizione 

Prima ancora è prevista la demolizione dell’attuale struttura e i cittadini non vorrebbero scoprire all’ultimo minuto come cambierà la viabilità, nel caso dovesse essere modificata durante l’abbattimento. «La demolizione cosa comporterà in termini di modifiche alla circolazione? – prosegue Romano -, il nuovo progetto qual è? Chi se ne occuperà? Le tempistiche? Sono tutte domande, ad oggi, senza risposta. E’ arrivato il momento, invece, di assumersi le proprie responsabilità, di fronte al consiglio e ai cittadini, anche perché la nuova Amministrazione si è insediata da quasi 3 anni».

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Corriere Adriatico