«Sono stata defraudata della libertà di scegliere e ingannata rispetto alla patologia di cui è affetto». Si è sfogata così con le...
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La donna, residente ad Agugliano, ha riferito ai poliziotti di aver sporto denuncia anche per evitare che altre potessero correre lo stesso rischio. Lei aveva conosciuto il 36enne a una cena e aveva iniziato a frequentarlo assiduamente da febbraio. A maggio i primi malesseri fisici (mal di gola, febbre) e, anche in considerazione di alcune voci che giravano sullo stato di salute del compagno, aveva deciso di sottoporsi ad accertamenti clinici presso il reparto di Malattie infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona. Aveva scoperto così di essere stata contagiata dal virus Hiv. Dopo lo choc, ha riferito la polizia, c'era stata una fitta corrispondenza di messaggi Whatsapp tra i due: lei chiedeva con insistenza spiegazioni su ciò che era accaduto, ottenendo da lui timide ammissioni alternate a complete negazioni della malattia.
L'uomo le avrebbe anche inviato un video-selfie in cui inscenava un autoesame con un kit per il prelievo del sangue, per 'rassicurarlà.
Corriere Adriatico