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ANCONA La Grande Ancona che piace anche ai sindaci dell’hinterland. Ma soltanto a patto che sia un percorso equo e rispettoso dell’identità culturale di tutti. Dopo l’intervista di ieri del sindaco di Ancona Daniele Silvetti al Corriere Adriatico nella quale delineava i pilastri ed i vantaggi del progetto di un’Ancona città metropolitana, la parola passa ora ai sindaci del territorio. A partire da Camerano, dove il primo cittadino Oriano Mercante si dice favorevole ad un’intesa sui servizi.
Idea accettata
«Mi sembra giusto farlo, specie in un’area che potrebbe coinvolgere fino a 150mila persone e dove andrebbero quindi fatte delle economie di scala» suggerisce la fascia tricolore.
Il tentativo
Del resto, un tentativo in questo senso è già stato fatto. «L’autobus che quest’estate ha collegato Portonovo a Sirolo e Numana è un esempio di collaborazione tra sindaci per offrire dei servizi». Guarda invece al turismo, il core business del suo comune, Gianluigi Tombolini, sindaco di Numana. Creare una filiera della cultura e dell’intrattenimento per destagionalizzare, con Ancona nel cuore e tanti comuni satelliti intorno. All’atto pratico, l’idea è quella di coinvolgere l’intero impianto socioeconomico di un comune come Numana, offrendo a strutture come alberghi e ristoranti l’opportunità di gestire una parte della ricettività connessa a grandi eventi organizzati nella Dorica, che da sola non sarebbe in grado di gestire i grandi flussi di un concerto internazionale o di una stagione teatrale coi fiocchi. E «perché non prevedere un tour che da Numana ti porti a visitare anche i musei di Ancona?» dice Tombolini. C’è da fare un salto culturale. «Il termine fusione ci mette un po’ paura. Le nostre sono tutte realtà con forti campanilismi» rimarca Tombolini. Che comunque ricorda il suo sì ad «un’unione di intenti e strategia».
La condizione
«Qual è la condizione imprescindibile? L’equità» risponde invece Mercante. «Un’equa distribuzione delle risorse, senza egoismi e senza che qualcuno voglia fare necessariamente la parte del leone» prosegue il sindaco di Camerano. A questo punto, «basterà fare cose di buon senso perché la risposta della popolazione e delle imprese sia positiva nonostante le spinte campanilistiche che ci sono in ogni comune» spiega. Insomma, la strada per l’Ancona metropolitana di domani è già spianata. Ora non resta che percorrerla.
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Corriere Adriatico