FILOTTRANO - Era quasi arrivato a casa dopo una domenica passata con gli amici. Ma il destino gli ha fatto incontrare la morte nel fiore della sua vita. Un paese intero...
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Ad accertarlo dovrà essere la Procura della Repubblica di Ancona che ieri ha tenuto sotto sequestro la salma del ragazzo nell’obitorio di Torrette in attesa di decidere se fosse necessaria l’autopsia per definire con chiarezza la causa della morte. A quanto pare, stando ai primi rilevamenti dei carabinieri di Filottrano, il giovane dopo il fuori strada ha perso la vita sul colpo. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo. Erano circa le 21,30 quando Nicola, percorrendo la strada delle Serre tra Cantalupo e l’ex statale 362, ha perso il controllo della sua Golf grigia a poco più di un chilometro dalla casa di via dell’industria 184, dove abitava con il papà Ivano Paesani, la mamma Lucia Ghergo e il fratello Mattia. Gente per bene, grandi lavoratori, umili, discreti. Anche lui era cresciuto così, senza tanti capricci, nessun vizio, un carattere pacato, un giovane sensibile. Così in tanti lo ricordano ora, come Francesco, uno dei cugini da parte di madre: «Nicola è sempre stato molto sensibile, un po’ introverso, tanto intelligente, amava approfondire tutte le situazioni nelle quali si imbatteva, non dava mai giudizi affrettati, era un ragazzo profondo, lascia un vuoto incolmabile in tutti noi». Dopo gli studi era subito andato a lavoro.
Faceva l’operaio alla Gianco Srl, la ditta che produce bustine monodose che si trova in via Industria a Filottrano, proprio a 500 metri da casa sua. I genitori Ivano e Lucia lavorano invece come operai in una delle aziende tessili della città. In tanti ieri si sono stretti al loro dolore e a quello del fratello maggiore Mattia, come l’Asd San Biagio, dove gioca come centrocampista: «Siamo vicini al dolore della famiglia Paesani per l’improvvisa scomparsa del giovane Nicola. Forza Mattia, il San Biagio è con te», recita un breve messaggio di cordoglio apparso sul sito ufficiale del club osimano.
Anche Nicola aveva giocato a calcio da bambino con la società del paese, ma poi una volta adolescente la sua passione era diventata lo sport di contatto: amava andare in palestra, applicarsi alle arti marziali e all’Mma. Amava anche i suoi cani, tifava Juve e gli piaceva trascorrere il tempo libero con gli amici, stando insieme a fare cose semplici. Come domenica, quando avevano organizzato un pranzo in un agriturismo a San Biagio di Filottrano. Poi Nicola aveva concluso la domenica da un amico a fare due chiacchiere e poi alle 21 se ne era tornato a casa, ma non ha fatto in tempo, la morte lo ha fermato pochi chilometri prima di arrivarci, lasciando una famiglia nel dolore e un pese intero sgomento. Solo oggi, dopo le decisioni della Procura sull’autopsia, si saprà la data dei funerali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico