OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - La città ha rinnovato il suo connubio, imprescindibile, con il mare. Gli anconetani hanno riscoperto la loro vocazione marinara partecipando in massa ai diversi eventi messi in cantiere per la Festa del mare. A terra come in mare. Dopo due anni in sordina, causa Covid, la tradizionale festa di inizio settembre è tornata ad essere popolata da tanta gente che ha accompagnato i vari momenti di una giornata conclusasi con i fuochi d’artificio al porto antico.
Prima durante la processione religiosa con l’immagine della Madonna Stella Maris prelevata dal sacello del porto, poi durante la spettacolare processione in mare con decine e decine di imbarcazioni di ogni tipo che hanno seguito il rimorchiatore Elisabetta sul quale si erano imbarcate le varie autorità presenti.
Le autorità
Poi al ritorno sul molo ad attendere l’arrivo dell’immagine della Madonna, che è stata riposta nel suo luogo originario. Momenti a cui hanno partecipato, dietro l’arcivescovo Angelo Spina ed il cappellano del porto don Dino Cecconi, anche il presidente dell’Autorità Portuale Vincenzo Garofalo, il comandante della Guardia Costiera ammiraglio Donato De Carolis, il presidente Assoporti Rodolfo Giampieri, il prefetto Darco Pellos, il presidente della Stella Maris - che ha curato l’organizzazione della parte spirituale della festa - Mattia Pignataro; l’assessore Ida Simonella, in rappresentanza del sindaco con l’altro assessore Paolo Manarini, il direttore di Marina Dorica Alessandro Domogrossi, il consigliere regionale Carlo Ciccioli.
Il traino
L’elemento trainante di questa processione è stato «il mare di speranza», coniugato in diverse declinazioni da parte degli intervenuti.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico