Ancona, la Festa del Mare con la processione delle barche nel segno della speranza

Ancona, la Festa del Mare con la processione delle barche nel segno della speranza
Ancona, la Festa del Mare con la processione delle barche nel segno della speranza
di Roberto Senigalliesi
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Lunedì 5 Settembre 2022, 07:00

ANCONA - La città ha rinnovato il suo connubio, imprescindibile, con il mare. Gli anconetani hanno riscoperto la loro vocazione marinara partecipando in massa ai diversi eventi messi in cantiere per la Festa del mare. A terra come in mare. Dopo due anni in sordina, causa Covid, la tradizionale festa di inizio settembre è tornata ad essere popolata da tanta gente che ha accompagnato i vari momenti di una giornata conclusasi con i fuochi d’artificio al porto antico.

Prima durante la processione religiosa con l’immagine della Madonna Stella Maris prelevata dal sacello del porto, poi durante la spettacolare processione in mare con decine e decine di imbarcazioni di ogni tipo che hanno seguito il rimorchiatore Elisabetta sul quale si erano imbarcate le varie autorità presenti. 


Le autorità


Poi al ritorno sul molo ad attendere l’arrivo dell’immagine della Madonna, che è stata riposta nel suo luogo originario.

Momenti a cui hanno partecipato, dietro l’arcivescovo Angelo Spina ed il cappellano del porto don Dino Cecconi, anche il presidente dell’Autorità Portuale Vincenzo Garofalo, il comandante della Guardia Costiera ammiraglio Donato De Carolis, il presidente Assoporti Rodolfo Giampieri, il prefetto Darco Pellos, il presidente della Stella Maris - che ha curato l’organizzazione della parte spirituale della festa - Mattia Pignataro; l’assessore Ida Simonella, in rappresentanza del sindaco con l’altro assessore Paolo Manarini, il direttore di Marina Dorica Alessandro Domogrossi, il consigliere regionale Carlo Ciccioli. 

Il traino 


L’elemento trainante di questa processione è stato «il mare di speranza», coniugato in diverse declinazioni da parte degli intervenuti. E tutti hanno voluto spendere una parola per le vittime che, negli ultimi mesi, hanno perso la vita in mare. «Un mare affascina e dà pace interiore – ha ricordato don Dino -. Ne abbiamo tutti un forte bisogno. Il mare rigenera spiritualmente. Speriamo – ha concluso – che il prossimo anno sia possibile officiare la santa Messa qui al porto». «Il mare è un dono – il pensiero dell’Arcivescovo Spina -. Una bellezza che Dio ci ha donato. Sta a noi custodirlo in maniera ecologica ed essere responsabili, soprattutto chi ha le redini della politica e dell’economia, in modo da proteggerlo e preservarlo. Il mio pensiero – ha concluso – va a chi lavora sul mare: pescatori, portuali, balneari, sportivi. E soprattutto a tutti quelli che hanno trovato la morte in mare». Per Garofalo, presidente Ap, è stata la prima volta alla Festa del mare. «Per me è una grande gioia – ha detto – vedere tanta partecipazione. Il porto è un punto significativo per gli anconetani, il cantiere fonte di sviluppo. Il nostro obbiettivo è quello di garantire questo sviluppo e benessere economico». L’ammiraglio De Carolis ha ricordato che al porto si soffre per i problemi economici e per i diversi lutti, auspicando che la speranza che torna dopo il Covid torni a rassereni gli animi. Soddisfatto anche Rodolfo Giampieri che ha rivisto con piacere il ritorno degli anconetani a questa che è la loro festa. Toccante, per finire, il momento in cui monsignor Spina e l’assessore Simonella hanno lanciato una corona d’alloro in mare aperto proprio per ricordare tutti i caduti. 

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