Addio a Giorgio Bastianelli, vero amante della fotografia: un male malvagio lo ha stroncato a 75 anni

Addio a Giorgio Bastianelli, vero amante della fotografia: un male malvagio lo ha stroncato a 75 anni
FALCONARA -  Era un grande fotografo Giorgio Bastianelli, un vero amante della fotografia e dell’immagine. Bastianelli se n’è andato tre giorni fa a 75...

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FALCONARA -  Era un grande fotografo Giorgio Bastianelli, un vero amante della fotografia e dell’immagine. Bastianelli se n’è andato tre giorni fa a 75 anni, dopo essere stato colpito pochi mesi fa da un male subdolo e malvagio. Da diversi anni abitava a Sirolo dove si sono svolti ieri i funerali. Era stato un dipendente della Fincantieri e a Falconara era stato uno dei soci più apprezzati del circolo fotografico Il Diaframma. Tutti lo ricordano con affetto e ne ricordano le grandi doti umane e morali e il carattere schivo.

 

Non amava le luci della ribalta anche se i suoi reportage e le sue fotografie riscuotevano successo e molti proseliti. Era nato nel 1947 ed era profondamente innamorato della fotografia a cui si è dedicato con passione. Era un amante dei reportage e delle riprese di paesaggio con un progressivo avvicinamento alla foto naturalistica.
Era un Nikonista convinto. Celebri i suoi reportage da Castelluccio di Norcia, piccolo paese a cavallo fra le Marche e l’Umbria, meta quasi obbligata per coloro che amano e praticano la fotografia come hobby ma anche a livello professionale.

In quel paesaggio Bastianelli amava la varietà di colori che offre l’altipiano che si estende verdeggiante a millequattrocento metri sul livello del mare e che si sviluppa ai suoi piedi. Un paesaggio dalla bellezza severa e sobria che offre straordinari spunti creativi in tutte le stagioni. Altre mostre con le foto di Bastianelli sono state molto apprezzate. Tra queste quella sulle terre del Verdicchio e quella dal titolo “Mani sapienti”. Il fotografo falconarese aveva voluto immortalare diversi artigiani all’opera, mentre erano occupati in attività che pian piano stanno purtroppo scomparendo. I visitatori avevano potuto osservare da vicino i mestieri di un tempo, attraverso le immagini che si soffermano sui particolari del mastro vasaio, del liutaio, dell’intrecciatore di vimini e di tanti altri antichi mestieri, con l’obiettivo di valorizzare e far rivivere le tradizioni artigiane della nostra regione e la creatività che le contraddistingue.

 

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Corriere Adriatico