Ferita dalle bombe, in fuga dall’Ucraina: benvenuta a Falconara tenente Victoria Motrechko

Ferita dalle bombe, in fuga dall’Ucraina: benvenuta a Falconara tenente Victoria
FALCONARA - Victoria Motrechko, 27 anni, tenente e prima donna ad essere stata inserita in una unità speciale dell’esercito ucraino, è stata ferita al fronte...

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FALCONARA - Victoria Motrechko, 27 anni, tenente e prima donna ad essere stata inserita in una unità speciale dell’esercito ucraino, è stata ferita al fronte da bombe aeree per 4 volte, l’ultima delle quali, a settembre, è stata devastante. Quella bomba ha ucciso 200 persone ed ha ferito Victoria in modo serio: l’onda d’urto le ha causato un grave trauma cranico. Ora però il tenente Victoria Motrechko, sopravvissuto alla parte più cruenta del conflitto, è a Falconara, ospite di una famiglia falconarese che ha conosciuto prima dello scoppio della guerra. 

 


Esempi di accoglienza 


Domenico di Lella, sua moglie Rosa Garofalo e il figlio Erik hanno aperto cuore e porta di casa alla giovane ufficiale dell’esercito ucraino, che si trovava in convalescenza dopo essere stata ferita in battaglia e che ora ha chiesto di essere congedata proprio per le gravi ferite ed i traumi subiti. Ieri la 27enne accompagnata dalla famiglia falconarese, è stata ricevuta al Castello dal sindaco Stefania Signorini. «Siamo amici sui social da quasi 3 anni perché condividiamo la stessa passione per il tiro a segno – dice Domenico di Lella – e da mesi non la sentivo ed eravamo preoccupati, fino a che il padre ci ha comunicato che era stata colpita ed era in convalescenza a casa. Ci siamo sentiti e ci ha manifestato il desiderio di venire a Falconara anche perché la madre Vira è il vicesindaco di Sumy, deputato del parlamento regionale, ed è un soggetto a rischio. Così, con mia moglie e mio figlio, abbiamo deciso di ospitarla: ha sofferto molto e le ferite sono nel corpo ma anche nello spirito. Ci ha detto di amare il mare delle Marche e non abbiamo esitato ad ospitarla». 


Victoria è arrivata in Italia da un mese dopo aver combattuto in prima linea contro i russi ed essere sopravvissuta a una bomba sganciata su una caserma di Kharkiv, dove era in servizio come componente del battaglione d’assalto delle forze armate dell’Ucraina. All’incontro con il sindaco Signorini era presente anche la madre Vira Motrechko, vicesindaco della città di Sumy (ad est di Kiev), deputata per la regione di Sumy con delega alla protezione sociale e alle operazioni umanitarie. L’esponente politica ucraina, in Italia per alcuni giorni, ha voluto conoscere il sindaco della città che ospita sua figlia e stringere un rapporto diretto con il Comune di Falconara, in vista di future collaborazioni. Tra le due città, finita la guerra, potrebbe essere stretto un gemellaggio. Ad agevolare il dialogo tra il sindaco Signorini e Vira Motrechko è stata Adriana Khanyk, rappresentante del Cum, la Comunità ucraina delle Marche. 


L’emozione 


«E’ stato commovente confrontarmi con Vira Motrechko – dice il sindaco Stefania Signorini – che mi ha illustrato la situazione della sua città e di tutta la regione di Sumy, bombardata sin dalle prime ore del conflitto. La storia di sua figlia Victoria è straordinaria, una giovane fuori dal comune per l’impegno in prima linea nel conflitto. Sono sicura che non solo la famiglia di Lella, ma tutta la comunità di Falconara saprà accoglierla, come sono state accolte in città le altre famiglie fuggite dalla guerra». Victoria si è già innamorata di Falconara, dove ha apprezzato la spiaggia e il clima, molto più mite che a Sumy dove attualmente la temperatura è scesa a -20 gradi; frequenta un corso di italiano organizzato dal Cum alla chiesa di Sant’Antonio e un altro corso privato on line. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico