In fuga dalle bombe a 11 anni, Kiril adesso può sorridere: il bimbo ucraino accolto alla scuola Mercantini

Il piccolo Kiril abbracciata dalla sindaca Signorini alla scuola Mercantini
FALCONARA - Il tifo era da stadio, ma in realtà siamo a scuola. E più precisamente alla scuola elementare Mercatini dove ieri il piccolo Kiril, 11 anni fuggito dalla...

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FALCONARA - Il tifo era da stadio, ma in realtà siamo a scuola. E più precisamente alla scuola elementare Mercatini dove ieri il piccolo Kiril, 11 anni fuggito dalla guerra in Ucraina insieme alla mamma e la nonna, è stato inserito nella quinta classe. Un benvenuto speciale da parte dei nuovi compagni, che lo hanno accolto con un festoso incitamento che sapeva di tifo per chi si è lasciato alle spalle la cosa peggiore che un bambino possa vivere e deve ricominciare una vita nuova.

 

Per lui, salutato dal dirigente scolastico Fabio Rustici, dal sindaco Stefania Signorini e da tutti gli insegnanti, tante bandierine arcobaleno al vento, cori ed entusiasmo. La festicciola di benvenuto, nel cortile della Mercantini. Il ragazzino è arrivato a scuola insieme alla mamma e alla nonna e all’ingresso ha trovato ad attenderlo anche il sindaco Stefania Signorini, che lo aveva accolto al suo arrivo in Italia, lo scorso 13 marzo. Il grande entusiasmo dei bambini e dello stesso Kiril, che forse non si aspettava una simile accoglienza, ha fatto salire le lacrime agli occhi di tutti gli adulti presenti. A portare Kiril a Falconara erano stati quattro volontari falconaresi, partiti con mezzi di Croce Gialla e Avulss per trasportare farmaci e altri aiuti umanitari fino a Przemysl, la cittadina polacca al confine con l’Ucraina dove è stato allestito dalle associazioni umanitarie un centro per l’accoglienza dei profughi. Kiril, con la mamma e la nonna, era stato riportato in Italia insieme ad altre nove persone.

Dopo un primo periodo in una struttura messa a disposizione dalla parrocchia, i tre sono stati accolti in un appartamento a Falconara grazie anche alla collaborazione con la Caritas. Ma accoglienza significa anche integrazione e la possibilità di riscrivere il futuro. Kiril è stato iscritto a una classe a tempo pieno e a coprire i costi per la mensa scolastica sarà la generosità dei falconaresi: la spesa sarà finanziata con i fondi raccolti dal Comune attraverso il conto dedicato.

Il sindaco ha ricordato la prima serata di Kiril a Falconara, quando gli ha comprato la pizza: «Gli ho chiesto quale fosse il suo gusto preferito - ha detto - e mi ha risposto “i peperoni”. Così gli ho portato una pizza con i peperoni. Grazie ai bambini, alle insegnanti e al dirigente scolastico per aver organizzato un’accoglienza capace di arrivare dritta al cuore di questa famiglia». Kiril non è l’unico bambino a essere accolto nelle scuole del territorio: nelle scorse settimane altri due bambini ucraini in fuga dalla guerra, ospiti di familiari residenti in Italia, erano stati accolti alle Zambelli e Marconi. 

 

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Corriere Adriatico