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FALCONARA All’apice di un litigio divampato in casa, lei gli aveva detto: «Sei un magnaccia, nano, spacciatore e drogato». Lui aveva risposto con ulteriori insulti e la frase: «Tu non vieni a fare le estorsioni a casa mia». E poi, stando all’accusa, l’aveva picchiata a presa per il collo. L’episodio di violenza risalente al 14 dicembre del 2018 in un appartamento del centro falconararese è finito ieri nell’aula presieduta dal giudice Corrado Ascoli.
L’accusa
Alla sbarra c’è un albanese di 44 anni, accusato di lesioni personali commesse nei confronti di una ungherese di 30 anni.
Il militare della Tenenza di Falconara ha ricostruito i fatti, a partire dalla chiamata che la pattuglia aveva ricevuto dalla centrale operativa per andare a sedare la lite scoppiata nell’appartamento che, in quel momento, era in uso al 44enne, difeso in udienza dall’avvocato Nicola Cagia. I carabinieri avevano trovato un appartamento in parte a soqquadro e, fin dall’androne delle scale, avevano sentito le urla riconducibile a un battibecco ancora in corso. Una volta placati gli animi, avevano ascoltato le versioni delle parti.
Gli insulti
Ci sarebbero stati improperi da una parte all’altra derivati dal fatto - questo finora è emerso - che la donna chiedeva all’albanese i soldi per dormire in un albergo. I due si erano conosciuti nel night dove lei in quel momento stava lavorando e quella serata l’avevano trascorsa insieme. Tra un insulto e l’altro, stando alla procura, il 44enne aveva messo le mani addosso alla ballerina, strattonandola, spingendola e prendendola per il collo. Lesioni che avevano costretto la donna alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Torrette. La prognosi parlava di sette giorni di malattia. Non si è costituita parte civile e sono state avviate le ricerche affinché possa venire in udienza a testimoniare. Il processo è stato aggiornato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico