FALCONARA - Stava tornando a casa dal lavoro, erano le 23,30 circa, quando ha sentito un tonfo violento sul tettino della macchina. Paura, incertezza ma il sangue freddo di tenere...
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Per miracolo ha tenuto la macchina in carreggiata e, al di là del danno alla carrozzeria (quasi 1000 euro) lui non ha riportato ferite. «Sto facendo il periodo di prova in un ristorante di Ancona - racconta Alessio - avevo appena mandato un whatsapp a mamma per avvisarla che stavo partendo, erano le 23,16. Lungo la strada statale 16 che da Ancona conduce alla superstrada 76 direzione Jesi-Fabriano, essendo chiusa per i lavori sul cavalcavia che insiste sulla ss16, ho imboccato l’uscita obbligatoria sulla ss76 per Jesi-Fabriano-Roma. Al km 74,44 (in prossimità di Castelferretti) ho sentito un botto sul tettino. Non potevo fermarmi, c’era un traffico sostenuto e mancava la corsia d’emergenza, così mi sono fermato solo al distributore che si trova più avanti. E lì ho realizzato che l’auto era stata colpita e danneggiata da un grosso masso. Sul cavalcavia si notavano luci evidenti di lavori in corso con mezzi d’opera impegnati. Forse il detrito che ha rischiato di farmi andare fuori strada si è staccato dal ponte...». La porzione di laterizio, forse caduta dal cantiere stradale durante i lavori o staccatosi dal ponte stesso per via delle vibrazioni o della cattiva manutenzione, è finita sul tettino della Yaris a 10 centimetri dal parabrezza.
Se Alessio fosse andato più veloce sarebbe stato colpito in pieno con conseguenze gravissime. «Non ci posso pensare - dice allarmata la madre Romina - mio figlio ha rischiato la vita, poteva perdere il controllo, spaccarsi il parabrezza ed essere colpito... per carità. Ho avvisato l’Anas e sporto denuncia alla Stazione dei carabinieri di Jesi, se ci sono dei responsabili per la mancata messa in sicurezza del cantiere o per la cattiva manutenzione del ponte stesso, devono essere puniti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico