Esalazioni dalla raffineria di Falconara: il monitoraggio sarà rafforzato

FALCONARA Il caso delle esalazioni nei quartieri vicini alla raffineria Api, che hanno tormentato i residenti in particolare tra fine dicembre e primi di gennaio, è finito...

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FALCONARA Il caso delle esalazioni nei quartieri vicini alla raffineria Api, che hanno tormentato i residenti in particolare tra fine dicembre e primi di gennaio, è finito in consiglio regionale dove è stata condivisa l'idea di proporre al «ministero dell'Ambiente la modifica e l'integrazione dell'Aia (Autorizzazione di impatto ambientale), tramite un riesame autorizzativo il cui scopo è introdurre una prescrizione per la quale il gestore dovrà concordare con il Comune di Falconara e gli altri organi (Arpam e Ispra) un protocollo operativo per gestire, con oneri a carico del gestore, l'implementazione della rete di monitoraggio, in un'unica valutazione, dell'impatto sulla qualità dell'aria con tecniche sperimentali e modellistiche di diffusione degli inquinanti».

 

Parole dell'assessore regionale all'Ambiente Stefano Aguzzi che ha risposto alle interrogazioni di Antonio Mastrovicenzo (Pd) e del presidente Dino Latini. Aguzzi ha riferito che l'Ispra ha convocato l'8 gennaio un tavolo in cui è stata «condivisa tra amministrazioni e raffineria, la necessita di rafforzare il monitoraggio ambientale della qualità dell'aria nel territorio». Condivisa «l'opportunità di proporre al ministero la modifica e l'integrazione dell'Aia vigente» sullo specifico punto di un protocollo per implementare il monitoraggio. L'assessore ha poi convocato il tavolo interistituzionale, in cui «si è condivisa la necessità di rafforzare il monitoraggio ambientale sulla qualità dell'aria».

La riunione

In seguito, ha riferito Aguzzi, c'è stata una riunione tra Regione, Ispra, Arpam e Comune di Falconara il 29 gennaio per definire «criteri tecnico operativi amministrativi per implementare il monitoraggio». La Regione, ha detto l'assessore, si è impegnata, «a proporre al Ministero come poter implementare la rete di controllo chiedendone poi il finanziamento alla raffineria». Il documento è in fase di redazione dai funzionari regionali e verrà condiviso per eventuali suggerimenti con gli altri enti.

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Corriere Adriatico