Maxi crepa nel muro di contenimento, fuga da una palazzina: evacuate 9 famiglie a Falconara. Un residente si ribella: «Lo segnalo da 5 anni»

Dissesto statico, choc in via Canonico.

Maxi crepa nel muro di contenimento, fuga da una palazzina
FALCONARA Nove famiglie in mezzo alla strada. Ieri intorno alle 15,30 in via Canonico si è scatenato il panico. Nel condominio al civico 19 si è creato un dissesto...

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FALCONARA Nove famiglie in mezzo alla strada. Ieri intorno alle 15,30 in via Canonico si è scatenato il panico. Nel condominio al civico 19 si è creato un dissesto statico che ha causato l’intervento immediato dei vigili del fuoco, con carabinieri, polizia locale e tecnici comunali. La palazzina, in cui risiedono 8 famiglie, più un altro stabile in via Bordoni dove abita un solo nucleo familiare, sono stati evacuati in via precauzionale.

Foto Tifi


Il disagio 


«Siamo vicini a chi ha subito questo grave problema – dice la sindaca Stefania Signorini, anche lei sul posto – e abbiamo cercato una soluzione per far sì che queste famiglie siano ospitate in strutture adeguate».  I proprietari dell’hotel Touring e dell’Eden Park hanno messo a disposizione delle persone evacuate dalle due palazzine - in tutto una trentina di persone - alcune camere, ma molti hanno trovato autonoma sistemazione. La sindaca ribadisce l’estraneità del Comune nelle responsabilità del dissesto. «Secondo i vigili del fuoco - spiega - il problema è stato causato da uno smottamento provocato dallo sbancamento effettuato da una ditta che lavorava in un cantiere nella sottostante via Bordoni. Questo sbancamento ha causato le infiltrazioni d’acqua che hanno portato all’evacuazione delle famiglie che hanno l’entrata del portone in via Canonico, sopra via Bordoni e sopra il cantiere edile».

Foto Tifi

«Io dormirò lì comunque»

Non la pensa così Gabriele Giaccaglia, che abita da 30 anni con la famiglia in via Bordoni. «Mi hanno detto che devo lasciare la mia casa – dice infuriato – ma io dormirò comunque nella mia abitazione. Da almeno 5 anni scrivo e invio raccomandate a tutti, al Comune e anche ad altri enti, per sottolineare l’instabilità della zona e il fatto evidente che da anni fuoriesce acqua dal muro di contenimento. Lo sbancamento per costruire un’altra palazzina non può essere la sola causa perché da due mesi la ditta non sta lavorando nel cantiere. Il muro di contenimento è pieno di crepe da molto tempo e le fessure sono divenute sempre più evidenti e ampie. Mi fa arrabbiare pensare che solo ora si accorgono della pericolosità della zona e nessuno è intervenuto prima». Oggi sono parsi a tutti evidenti il cedimento del muro di contenimento e il distaccamento del marciapiede, segnali che hanno preoccupato i residenti, anche se sui muri interni della palazzina non ci sono crepe e non si evidenziano segni di cedimento.

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Corriere Adriatico