Chiede le ferie e l'ospedale di Torrette concede il via libera all'infermiere no vax: «Scelta a scopo prudenziale»

Chiede le ferie e l'ospedale di Torrette concede il via libera all'infermiere no vax: «Scelta a scopo prudenziale»
ANCONA - Una scelta «a scopo prudenziale». Gli Ospedali Riuniti hanno deciso di concedere qualche giorno di ferie all’infermiere che rifiuta di sottoporsi alla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Una scelta «a scopo prudenziale». Gli Ospedali Riuniti hanno deciso di concedere qualche giorno di ferie all’infermiere che rifiuta di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid. Il falconarese ha messo nero su bianco di non ritenere di doversi vaccinare, chiedendo di essere collocato in ferie.

Pranzi e cene, un altro spiraglio di normalità. Coprifuoco, resta ancora alle 23: ecco fino a quando. La nuova vita in 8 punti

 

Una richiesta che è stata soddisfatta «a scopo prudenziale per alcuni giorni. Ma è una situazione che - sottolineano i vertici della struttura regionale - dovrà essere definita a breve perché ovviamente non è lo strumento che la legge prevede per risolvere casi come questo». L’infermiere, un mese fa, in una lettera indirizzata all’azienda Ospedali Riuniti, al presidente della Repubblica, all’Asur, al presidente della Regione e al ministro della Salute, aveva scritto: «Non voglio che il mio corpo diventi oggetto di sperimentazione e nutro forti dubbi sulla fretta con cui è stato sperimentato il farmaco».

All’ospedale di Torrette sarebbero 30 i sanitari “no vax” su circa 4mila operatori, anche se con distinzioni e per motivi di diversa natura. «Si stanno facendo da parte degli organismi deputati, la Regione e aziende territoriali, le verifiche necessarie. Siamo in attesa - è sempre la voce dei vertici ospedalieri - di conoscere i nominativi di coloro che sono da valutare. I numeri di Torrette stimati, non avendo accesso ad elenchi, sono estremamente bassi».

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico