FABRIANO - Prosegue lo stato di agitazione alla Whirlpool. Anzi, si intensifica, perché alcune recenti decisioni unilaterali della multinazionale statunitense hanno...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Viola gli obblighi di dimora per andare al mare. Giovane arrestato dai carabinieri ma subito rimesso in libertà
A Fabriano i timori lievitano giorno dopo giorno in maniera esponenziale, soprattutto per quanto concerne il settore impiegatizio, nonché per l’area Sviluppo e Ricerca, considerato il taglio dei costi fissi che interesserà presto il Gpo (Global Product Organization) e che rischia di incidere negativamente su alcune strutture fabrianesi. «Con l’incentivazione all’esodo per quadri, dirigenti e impiegati – osserva Giampiero Santoni, segretario provinciale della Fim – e con la vendita della sede centrale (indiscrezione, questa, che l’azienda finora non ha smentito) sembra vogliano farti capire che non c’è futuro. E’ vero che la mission dello stabilimento di Melano e le altre mission non cambiano, ma cresce inevitabilmente l’incertezza per l’avvenire». Come anticipato, in attesa del confronto con il management aziendale, fissato per il 31 luglio al Mise (all’incontro parteciperanno pure i vertici del ministero del Lavoro), Fim, Fiom e Uilm hanno stabilito 4 ore di sciopero (saranno le Rsu di fabbrica e quelle impiegatizie a individuare il giorno) e il blocco degli straordinari a tempo indeterminato. «E’ tempo che Whirlpool scopra le proprie carte – sottolinea Barbara Tibaldi, segretaria nazionale della Fiom – ed è necessario che il Governo contribuisca a individuare soluzioni». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico