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FABRIANO - Serve ancora tempo per poter circolare completamente sulle quattro corsie tra Serra San Quirico e Borgo Tufico per colpa del ritrovamento, negli ultimi cinque anni, di dieci fusti interrati di cromo esavalente. L’obiettivo è arrivare al termine dei lavori a Valtreara, dove sorge l’ormai famoso viadotto Mariani, entro quest’anno.
A conti fatti manca circa un chilometro di raddoppio della carreggiata e la parola fine al cantiere, dopo 20 anni dalla nascita di Quadrilatero, potrebbe essere un sospiro di sollievo, tardivo, per un entroterra sempre più in difficoltà. Le operazioni di bonifica sono andate avanti. Recentemente, con l’ultimo intervento, i dieci fusti di cromo esavalente, ritrovati tra il 2018 e il 2021, sono stati rimossi e tutto il materiale inquinante è stato portato allo smaltimento.
Le operazioni
Nel 2022 Quadrilatero ha provveduto alla rimozione della spalla a ridosso del viadotto Mariani, poi si è riprogettato il viadotto stesso con una campata in più che permette di passare sopra l’area oggetto di indagine.
L’odissea
I lavori sono fermi da aprile 2018 con il primo ritrovamento di fusti di cromo esavalente. La storia Quadrilatero è iniziata ben 20 anni fa, nel 2003 con l’obiettivo di dare ossigeno all’entroterra danneggiato dal sisma del 1997. Poi problemi di natura finanziaria da parte del Contraente Generale e quelli attuali di natura ambientale rendono la SS 76 ancora ufficialmente un cantiere.
Intanto, a seguito di un nuovo incidente mortale sul lavoro in un cantiere stradale, avvenuto nei giorni scorsi nel Nord Italia, Feneal-Uil Filca-Cisl e Fillea-Cgil delle Marche hanno chiesto un incontro urgente a Partecipazioni Italia per monitorare la situazione del cantiere della Quadrilatero. «La gravità di quanto avvenuto in Piemonte – riferiscono i sindacati in una nota congiunta - ci obbliga a porre ancora più attenzione alla formazione specifica e alle procedure di sicurezza nel cantiere Quadrilatero, attualmente l’opera più importante del territorio, e chiederemo a Partecipazioni Italia, azienda di WeBuild, un incontro urgente per monitorare e vigilare sulla materia». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico