FABRIANO «A Fabriano non ci sono moschee». Così il sindaco Gabriele Santarelli, su Facebook, il giorno dopo le polemiche sollevate per aver concesso il...
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La Lega Nord ha attaccato pesantemente: «A Fabriano chiudono le imprese e si aprono moschee camuffate da centri islamici. È un grave paradosso, uno dei tanti targato 5 stelle: scappano i fabrianesi e si attirano extracomunitari musulmani». La replica del primo cittadino non si è fatta attendere. Oltre a ribadire che in città non ci sono moschee, Santarelli ha sottolineato come si sta lavorando per l’integrazione. Un esempio è stato il pranzo solidale offerto ai bisognosi il 6 gennaio e organizzato da Comune e Diocesi.
«Anche alla Marcia della pace per primo dell’anno – ha spiegato - hanno marciato insieme la comunità cristiana, indiana e islamica». Il sindaco ha preso in prestito le parole pronunciate da Papa Francesco per ribadire come «non è facile entrare nella cultura altrui, mettersi nei panni di persone così diverse da noi, comprenderne i pensieri e le esperienze. E spesso rinunciamo all’incontro con l’altro e alziamo barriere per difenderci perché le comunità locali, a volte, hanno paura che i nuovi arrivati disturbino l’ordine costituito». La Lega Nord continua ad alzare i toni. «Siamo una città in continuo calo demografico, colpita da una crisi industriale dove ci sono famiglie senza lavoro e altre rischiano per le vertenze aperte», attacca il direttivo fabrianese. «Ci si ostina a dire che i centri culturali islamici non sono moschee. Allora perché al loro interno si prega? In quale lingua? Chi sono i frequentatori di questi luoghi? I soldi per acquistare i locali da dove vengono?». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico