FABRIANO - Nuove, altamente informatizzate, ma già fanno discutere: sono le 40 isole ecologiche smart entrate in funzione nel centro storico e nelle vie limitrofe. La...
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Due, nel quartiere Borgo e una in piazza Garibaldi, hanno occupato i parcheggi per disabili tanto da far protestare diversi residenti. L’amministrazione comunale ha riferito di spostarle quanto prima. I disservizi maggiori ce l’hanno i commercianti, ristoratori in primis. «Ho dovuto buttare decine e decine di scatoloni uno per uno sulla bilancia, dopo averli caricati in macchina, perché il punto raccolta del cartone per noi esercenti del centro storico non è pronto», commenta Roberto Burzella. I cittadini lamentano che l’isola ecologica di Piazzetta del Podestà per una settimana non ha funzionato bene e non rilasciava l’etichetta prima di gettare il sacchetto nel contenitore. «In via Toti – lamenta un anziano – la bilancia non ha funzionato per una settimana». In via Madonna delle Grazie oltre all’isola smart ci sono ancora i vecchi bidoni tanto che alcuni, per fare prima, non differenziano correttamente.
Gli abitanti del centro chiedono di far svuotare con più tempestività i bidoni soprattutto nei mesi estivi. Tra i commercianti ci sono malumori perché, considerando l’alto volume dei rifiuti prodotti da alcune attività commerciali, non è facile inserire il tutto sulla bilancia per pesare i rifiuti prima di buttarli e si impiega troppo tempo. Partito Democratico all’attacco.
«Le isole ecologiche, da innovazione per lo smaltimento dei rifiuti del centro – dichiara Francesco Ducoli, segretario Pd Fabriano - stanno diventando pura e semplice complicazione. L’amministrazione deve cambiare passo, anche per gestire in modo dignitoso gli impianti che ad oggi tra scontrini mancanti, malfunzionamenti e capienza limitata stanno creando situazioni di disagio per gli utenti. L’ubicazione delle isole è spesso infelice perché vicino a luoghi turistici: non possiamo permetterci scelte che sviliscano la nostra ricchezza museale e storica. La Giunta – conclude - trovi sistemazioni più adeguate, che non danneggino l’immagine della nostra città». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico