FABRIANO - Una squadra da 70 volontari tra operatori generici, specialisti, caposquadra e la direzione. Sono gli angeli di Fabriano impegnati in questo periodo di emergenza...
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«In questo periodo – dice Bernacconi - abbiamo sempre due persone a presidio della sala operativa che si alternano in turni di 8 ore. La mattina consegniamo pasti a domicilio che prima dell’emergenza era a carico dell’Avulss. Sia mattina che pomeriggio, abbiamo degli equipaggi a disposizione per la consegna di altri pasti e farmaci a domicilio e per lo smaltimento dei rifiuti delle presone in quarantena. Ci siamo organizzati per assicurare una risposta a tutte le richieste che si presentano nel quotidiano. Recentemente abbiamo assicurato il presidio durante l’esecuzione dei tamponi in auto al Palasport e la loro consegna alla Virologia di Torrette. Garantito anche il trasporto di alcuni farmaci dall’ospedale di Ancona e trasportato presidi sanitari come letti articolati, carrozzine e bambole di ossigeno».
Lo staff ha sempre ribadito l’importanza di rispettare scrupolosamente le direttive nazionali. I volontari hanno ricevuto molte telefonate di persone che chiedono come poter essere di aiuto, ma purtroppo non è possibile diventare volontari dall’oggi al domani. È necessario seguire, infatti, un apposito corso di formazione. Le prime settimane di emergenza Covid-19 sono state molto impegnative. «Garantire il presidio della sala operativa h24 è un bell’impegno essendo tutti volontari. A questo compito – dichiara Otello Bernacconi - si sono aggiunte altre attività, come l’ultima nevicata durante la quale ci siamo mobilitati per liberare i marciapiedi con le turbine». Tanti i cittadini vicini ai volontari della Protezione civile di Fabriano. «Siamo molto orgogliosi dalla vicinanza che tutta la popolazione ci sta dimostrando. Sono molte – conclude - le iniziative di solidarietà, come la donazione di beni di conforto, di dispositivi di protezione individuale fino ad arrivare a significative donazioni in denaro. Per noi è “la benzina” che ci fa andare aventi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico