Le dimissioni al veleno dell'assessore Pascucci: «Neanche mi invitavano alle riunioni»

Cristiano Pascucci
FABRIANO  - Parla l’ex assessore ai Lavori Pubblici di Fabriano, Cristiano Pascucci, il giorno dopo le dimissioni e analizza le motivazioni che hanno determinato questa...

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FABRIANO  - Parla l’ex assessore ai Lavori Pubblici di Fabriano, Cristiano Pascucci, il giorno dopo le dimissioni e analizza le motivazioni che hanno determinato questa scelta.

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«Prima fra tutte la mancanza di condivisione con il dirigente all’Assetto del Territorio, data anche dal mancato coinvolgimento in riunioni alle quali, a mio avviso, un assessore deve essere presente. Poi il totale disaccordo con le iniziali premesse che mi avevano portato ad accettare la carica, con le scelte e le modalità di conduzione degli uffici e la gestione del personale da parte del Segretario comunale, come riportato anche nella lettera di dimissioni dopo l’ennesima interferenza su alcune procedure non ancora compiute».


Pascucci evidenzia che «tra i motivi c’è anche la presentazione di un Piano Triennale delle Opere Pubbliche in disaccordo con quanto deciso precedentemente e la difficoltà di confrontarmi con il dirigente di riferimento per poterlo discutere. È stata una decisione non facile. Sono molto dispiaciuto per questi ultimi mesi». Spiega: «ho riscontrato molta difficoltà e un clima poco consono per lo svolgimento dell’attività da parte dei dipendenti comunali». Diverse le cose fatte da Pascucci. «In primis il bellissimo progetto per la scuola Giovanni Paolo II; la rimessa in sesto della scuola Ciampicali, con pochissimi fondi; la bonifica dell’amianto - dice - dalla scuola Mazzini; la risoluzione in modo tempestivo della frana di Collepaganello. Ho reperito, nel 2018, i fondi per l’adeguamento sismico della scuola Marco Polo, sono in attesa che i lavori vengano attuati in tempi brevi». 


Barbara Pallucca, Pd, evidenzia che «le dimissioni andavano date prima della pubblicazione del Piano Triennale dei lavori pubblici». Olindo Stroppa, Fi, sottolinea che le dimissioni «sono un’altra tegola su questa Amministrazione già in difficoltà dopo le dimissioni dell’assessore al Bilancio e che in un anno non sono riusciti a sostituire. Il sindaco dovrebbe prendere atto che questa Giunta non ha più ragione di esistere». Andrea Giombi, Fabriano Progressista: «L’Amministrazione 5 Stelle non può continuare a governare la città. Tutto ciò va a discapito dei fabrianesi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico