I lavoratori Elica dicono sì all’accordo restano fuori solo 30 dei 164 esuberi

I lavoratori Elica dicono sì all’accordo restano fuori solo 30 dei 164 esuberi
FABRIANO - Un accordo che guarda al futuro. E lo fa difendendo l’occupazione e i salari, nonché puntando su un’organizzazione del lavoro sempre più...

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FABRIANO - Un accordo che guarda al futuro. E lo fa difendendo l’occupazione e i salari, nonché puntando su un’organizzazione del lavoro sempre più efficace. Non è un caso che l’intesa siglata la settimana scorsa da Elica e sindacati in Confindustria Ancona sia stata approvata dai dipendenti con una maggioranza schiacciante, al termine di quello che le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm e le Rsu del Gruppo Elica definiscono «un grande esercizio di democrazia da parte delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda». 


Dei 637 aventi diritti, hanno partecipato al referendum 549 dipendenti: ben 456 i favorevoli (oltre l’83 %), 92 i contrari. Un risultato che non ammette discussioni e che giunge dopo un periodo di trattative lungo e pieno di insidie, soprattutto se si considera la delicatezza della situazione economica attuale. «Ringraziamo lavoratrici e lavoratori di Elica – sottolineano le organizzazioni sindacali – per lo spirito e la consapevolezza con cui hanno affrontato questa difficile vertenza, forse mai così dura in questa azienda. L’esaurimento ormai prossimo degli ammortizzatori sociali e la complessità della crisi di tutto il territorio hanno generato un contesto, all’interno del quale è stato difficile muoversi, a fronte di un’ azienda che aveva annunciato 164 esuberi». Proprio questo dato aveva suscitato ansia e preoccupazione a non finire, tanto da spingere parti sociali e lavoratori a prendere una dura posizione. 

Poi, come anticipato, il confronto tra il management aziendale e i rappresentanti dei metalmeccanici è proseguito all’insegna della correttezza e del senso di responsabilità, tanto da condurre a un risultato che consente di guardare avanti con fiducia alle prossime sfide. «Si è riusciti ad arrivare alla sottoscrizione di un accordo dignitoso – affermano ancora Fim, Fiom, Uilm e Rsu degli stabilimenti – grazie al senso di responsabilità e alla determinazione che i dipendenti hanno dimostrato.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico