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FABRIANO - Ha simulato l'esistenza di una filiale della sua ditta a Fabriano con l'idea di riscuotere fondi destinati all'area di crisi complessa ex Merloni. E li ha riscossi. Peccato non gli spettassero: commercialista 80enne di Ancona accusato di truffa e maversazione.
La filiale avrebbe avuti sede in un indirizzo dove in realtà si trova un ignaro istituto religioso e il commercialista ha chiesto contributi per 200mila euro, tra fondi europei, italiani e regionali. Una prima tranche da 120mila euro è stata già erogata e per questo i finanzieri hanno sequestrato un appartamento e conti correnti per un valore equivalente. Bloccato sul nasceer, invece, il secondo finaizamento da 80mila euro.
I finanzieri della Tenenza di Fabriano hanno condotto, nei mesi scorsi, un'attività d'indagine sull'illecita percezione di fondi pubblici, a seguito di una analisi di rischio, con accertamenti di polizia economico finanziaria, di alcune richieste di fondi strutturali, avanzate da imprese nell'area di crisi ex Antonio Merloni.
L'uomo è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato e malversazione, la società anconetana a lui riconducibile segnalata per le violazioni in materia di responsabilità amministrativa degli enti, che prevedono, fra le altre, l'applicazione della sanzione interdittiva dell'esclusione da ulteriori agevolazioni, finanziamenti e contributi, compresi quelli previsti per il Covid-19. È stata avanzata inoltre richiesta di applicazione di misure cautelari reali per un importo complessivo di euro 120mila euro nei confronti del commercialista e della società. Grazie all'intervento dei militari è stato possibile bloccare l'ulteriore erogazione indebita di ben 80mila euro. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona ha emesso un decreto di sequestro preventivo per equivalente in conseguenza del quale, i finanzieri hanno sequestrato a dicembre scorso un immobile utilizzato come abitazione nella provincia di Ancona e conti correnti per un valore complessivo di oltre 120mila euro.
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