Deviazione sull’autostrada A14 chiusa, la Statale di Fabriano assediata dai tir

Deviazione sull’autostrada A14 chiusa, la Statale assediata dai tir
FABRIANO -  Il comprensorio fabrianese cerca di tornare alla normalità. La situazione più complicata, in questi giorni, è stata registrata a Cerreto...

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FABRIANO -  Il comprensorio fabrianese cerca di tornare alla normalità. La situazione più complicata, in questi giorni, è stata registrata a Cerreto d’Esi. Lungo la SS 76, intanto, da ieri traffico più sostenuto perché l’A14 è chiusa in alcuni punti in Emilia Romagna e il traffico pesante proveniente da sud viene fatto uscire ad Ancona Nord verso la SS 76. Stessa sorte per i tir che arrivano dal porto di Ancona. Ne sono previsti 150 e in piccoli gruppi vengono fatti incanalare lungo l’Ancona-Perugia. 


Il raddoppio 


Per fortuna che i lavori di raddoppio sono quasi ultimati ad eccezione del viadotto Mariani di Genga. Se così non fosse stato alle criticità meteo avremmo dovuto aggiungere quelle della strada cantiere che collega con Umbria e Lazio. Forze dell’ordine al lavoro, ma lungo la 76 non ci sono stati grossi problemi. A Cerreto d’Esi, invece, il sindaco è alla conta dei danni. «Siamo intervenuti direttamente in un paio di situazioni per favorire il deflusso dell’acqua» dice David Grillini. Ieri pomeriggio il livello dei corsi d’acqua dei fiumi sembrava costantemente diminuire.

«Ci auguriamo che le piogge non ricomincino a cadere perché i terreni saranno in grado di scaricarsi solo fra qualche giorno, specie nelle zone prevalentemente argillose. Il monitoraggio continua, già da domani (oggi, ndr) – dice il primo cittadino - interverremo per la messa in sicurezza di alcuni alberi che rischiano di cadere sull’alveo del fiume o peggio ancora su abitazioni o strade. Poi passata questa fase acuta – prosegue - dovremo occuparci, insieme agli organi competenti, della ricognizione dell’alveo del fiume Esino che è stato riempito di alberi e materiale vario che possono pregiudicare il regolare transito delle acque per l’immediato futuro, qualora si verificassero fenomeni piovosi intensi». 


La preoccupazione


Dopo i problemi provocati dalla tremenda alluvione dello scorso settembre non c’è pace. «L’emergenza sta rientrando, ma il lavoro da fare e programmare è veramente tanto» conclude Grillini. Ad Albacina, infine, segnalati piccoli crolli di massi dalla strada che passa in prossimità della stazione. Sotto controllo il Giano: nel letto del fiume, nel centro di Fabriano, è sorta molta vegetazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico