FABRIANO - Quella lista di nomi e cifre su un foglietto sequestrato dalle forze dell’ordine non servivano per tenere i conti della vendita della droga, ma erano...
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Ascoli, ragazzo di 26 anni sorpreso a spacciare di dosi di cocaina
Cagli, un altro arresto per spaccio di cocaina: in manette un giovane albanese, ne aveva più di un etto
«Quel foglio con otto nomi di persone e numeri – dice l’avvocato Ruggero Benvenuto – era stato scritto per motivi professionali e non per vendere sostanza stupefacente». L’operazione risale al mese di marzo dell’anno scorso, quando, durante un controllo nella periferia della città, un uomo è stato arrestato. Già noto per precedenti specifici, camminava con fare sospetto per una strada di Fabriano. Le forze dell’ordine si sono avvicinate per un controllo e, dalla perquisizione personale, è emerso un foglio di cellophane. Subito dopo è stata effettuata anche una doppia perquisizione: prima nell’officina del territorio dove lavora, poi nella sua abitazione.
È proprio qui che sono stati rinvenuti e sequestrati, ormai un anno e mezzo fa, 16 grammi di cocaina nascosti, in un unico involucro, all’interno di una pentola. Sempre in cucina è stato trovato anche un bilancino di precisione. Il 41enne è stato poi rimesso in libertà in attesa di processo ed è stato disposto l’obbligo di firma. Nel corso del dibattimento in aula, al tribunale di Ancona, l’avvocato difensore, Ruggero Benvenuto, ha dimostrato che il materiale sequestrato non testimoniava l’attività di spaccio che l’uomo, secondo l’accusa, avrebbe portato avanti nel Fabrianese. Quegli appunti con otto nickname e cifre in euro voleva essere un promemoria personale del meccanico che doveva ancora riscuotere alcuni pagamenti per lavori alle auto già effettuati ed è stato assolto. Proseguono, intanto, i controlli nelle principali strade del territorio. Recentemente un 27enne del posto è risultato positivo alla cocaina mentre circolava, alle 7,40 del mattino, con la sua auto. Al giovane era già stata revocata la patente. I militari hanno elevato una multa da 5.100 euro. È stato anche denunciato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico