OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FABRIANO - Inizia un nuovo anno scolastico. Dopo la fase acuta del Covid-19 la parola d’ordine è normalità. Ne sanno qualcosa sia gli insegnanti che gli alunni, la cui vita è stata rivoluzionata dall’emergenza sanitaria. A Fabriano torna regolarmente in classe la professoressa di Lettere, Roberta Salimbeni che, durante la pandemia, non si è arresa e ha portato avanti con convinzione le sue idee in materia di vaccinazione e green pass.
«Con sofferenza e sacrifici, ma ho vinto la battaglia restando salda nei miei principi» dichiara l’insegnante della scuola media Gentile di Fabriano che ha fin dallo scorso anno dichiarato la sua battaglia contro il green pass e l’obbligo vaccinale per i docenti.
La ripresa
Ora può iniziare regolarmente, dal primo giorno, a far lezione con i suoi alunni. «Rifarei tutto – ribadisce la professoressa – anche perché, nonostante la poca solidarietà riscontrata dagli insegnanti, ho trovato sempre grande riscontro negli alunni che hanno compreso la mia scelta. Ho semplicemente rinunciato al mio stipendio per rimanere fedele ai principi, in modo coerente. Mi spiace per chi ha fatto il vaccino non per convinzione, ma per poter insegnare. Tutti i loro sacrifici si sono azzerati e ora siamo tornati a essere tutti uguali, senza discriminazioni».
La prof ripercorre l’iter che ha vissuto, non senza difficoltà. «Non mi sono vaccinata contro il Covid-19 e non ho insegnato fino a gennaio di quest’anno.
Il dirigente
«La professoressa Salimbeni è un’insegnante molto valida. Ha ritenuto opportuno portare avanti, con coraggio, questa battaglia, da obiettore di coscienza, invece che fare i tamponi per poter lavorare» aveva detto il preside, Antonello Gaspari, nei giorni in cui era stato avviato l’iter della sospensione dal lavoro. In una lettera scritta ai colleghi, riguardo al green pass, Salimbeni, un anno fa, aveva evidenziato che era «discriminatorio» e che «ufficializzava quella pericolosa spaccatura sociale, che da tempo si sta delineando e sta creando sospetto, paura, rancore tra le persone, che invece dovrebbero essere tra loro solidali e unite».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico