Le cartiere diventano americane firmato l’accordo da 600 milioni

Le cartiere diventano americane firmato l’accordo da 600 milioni
FABRIANO - Bain Capital Private Equity finalizza l’acquisizione delle Cartiere Fedrigoni di Fabriano che diventa, quindi, a stelle e strisce. Ieri il Fondo americano ha...

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FABRIANO - Bain Capital Private Equity finalizza l’acquisizione delle Cartiere Fedrigoni di Fabriano che diventa, quindi, a stelle e strisce. Ieri il Fondo americano ha perfezionato l’acquisizione del Gruppo Fedrigoni, tra i maggiori produttori in Europa di carte speciali e prodotti autoadesivi per l’etichettatura. 


Il closing dell’operazione avviene a seguito dell’approvazione da parte delle autorità competenti. Il controvalore di acquisizione è poco superiore ai 600 milioni. Un ramo della famiglia Fedrigoni ha acquisito una partecipazione pari al 10% nel capitale della società, nella persona di Chiara Medioli, che assumerà la carica di vicepresidente del Gruppo. «Sono particolarmente orgoglioso di aver guidato il Gruppo nel raggiungimento dei più ampi traguardi, un posizionamento di eccellenza riconosciuto e dimensioni internazionali con ricavi oltre il miliardo di euro e, proprio nel 2017, i migliori risultati finanziari della sua storia per fatturato e utile netto» ha detto Alessandro Fedrigoni salutando i dipendenti. 

«Dopo aver supportato la crescita della società in 130 anni di storia, la famiglia Fedrigoni consegna, nelle migliori mani, un gruppo tra i primi player in Europa nella produzione di carte ed elementi ad alto valore aggiunto - ha detto Fedrigoni - di grande solidità e capacità competitive per affrontare le prossime fasi di sviluppo globale».
I risultati consolidati del gruppo Fedrigoni, relativi al 2017, sono in netta crescita: fatturato a 1,08 miliardi (+2,6%) e utile netto a 72,3 milioni (+13,9%). In particolare, il segmento “Carta e Sicurezza” ha registrato un incremento del fatturato nelle vendite a terzi del 0,2% passando da 732,7 milioni del 2016 a 734 milioni del 2017. Realizzato un importante piano di investimenti per 53,4 milioni che hanno riguardato, tra l’altro, la ricostruzione dello stabilimento di Pioraco danneggiato dal terremoto. 


«Crediamo che Fedrigoni abbia un forte potenziale di crescita, sia sul piano organico che attraverso acquisizioni – ha dichiarato Ivano Sessa, managing director di Bain Capital Private Equity – per cui collaboreremo con il management team per accelerare questo processo, come già fatto in altre realtà industriali. Siamo inoltre particolarmente lieti di rafforzare ulteriormente la nostra presenza in operazioni in Italia e in particolare nel settore industriale dove recentemente abbiamo acquisito il controllo di European finTyre Distribution». Ora l’attenzione è sullo stabilimento di Fabriano dove si sta trattando per l’arrivo di nuovi ordini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico