Dopo il tramonto risse e aggressioni Luce e spycam nei giardini da brividi

Dopo il tramonto risse e aggressioni Luce e spycam nei giardini da brividi
JESI - Droga, aggressioni e risse tra ubriachi. Ormai a preoccupare i residenti del quartiere che sorge accanto al Parco del Vallato non sono più branchi di ragazzini...

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JESI - Droga, aggressioni e risse tra ubriachi. Ormai a preoccupare i residenti del quartiere che sorge accanto al Parco del Vallato non sono più branchi di ragazzini impegnati a fare dispetti, ma problemi di ordine e sicurezza ben più gravi. Specie nei weekend la situazione degenera pesantemente, tanto che alcune famiglie hanno cambiato le proprie abitudini per raggiungere il centro, scegliendo l’impianto di risalita di via Castelfidardo piuttosto che la “caffettiera” del Vallato, per paura di imbattersi nei soliti balordi che stazionano ai piedi dell’ascensore fumando, bevendo e molestando chi passa, meglio se donne e anziani. 


 


Giovedì si è svolto un incontro in Comune alla presenza del sindaco Bacci, dell’assessore alla viabilità Renzi e dell’assessore alla Partecipazione Lenti. «Il parco vive una situazione di emergenza sociale e di sicurezza – dice il presidente del Comitato Parco del Vallato Damiano Paoletti – bisogna fare qualcosa. Persone anziane sono state bersagliate con lanci di sassi, donne molestate non solo verbalmente, quasi tutti i giorni al calare del sole questi gruppi di balordi si ubriacano e si picchiano, lanciandosi bottiglie di vetro e secchi dell’immondizia, facendo chiasso e minacciando i passant». Su tutto il parco, polmone verde di circa 700 metri quadrati che collega via Zannoni al centro tramite l’impianto di risalita di via Mura Orientali, i punti critici sono essenzialmente due: la casetta dei camperisti, dove spesso dormono clochard e si riuniscono i tossici; la rampa per i disabili e per le carrozzine ai piedi dell’ascensore dove stazionano gruppi di balordi.

Grande lavoro delle forze dell’ordine - Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia locale - che nelle ultime settimane con l’acutizzarsi delle problematiche stanno presidiando costantemente il parco con controlli mirati antidroga, spesso anche con l’ausilio delle unità cinofile. 

«Insinuare nei cittadini che il Comune possa fare di più di quello che sta facendo – dice il sindaco Bacci – significa confondere i ruoli perché in capo al Comune non c’è l’ordine pubblico, che resta alle forze dell’ordine, le quali a detta dei cittadini che ho incontrato nei giorni scorsi, sono molto presenti. Dequalificare il parco che è uno dei più belli, parlandone sempre in maniera negativa, non aiuta nessuno, né chi lo frequenta né chi ci vive. Il Comune sul Vallato è già intervenuto riqualificando il parco e adesso, interverrà con due azioni: una nuova illuminazione pubblica di cui abbiamo già finanziato la progettazione esecutiva e ci sono le risorse per realizzare tutta l’illuminazione cittadina; e la videosorveglianza. Per quest’ultima – conclude Bacci – abbiamo già partecipato a due bandi, di cui uno aspettiamo l’esito. Se la Lega ritiene che il Comune abbia altri strumenti da mettere in campo, lo metta per iscritto senza demagogia».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico