Cannabis light: il distributore automatico a due passi dall’ateneo

Cannabis light: il distributore automatico a due passi dall’ateneo
ANCONA -  Prima i negozi dotati di personale pronto a soddisfare ogni curiosità della clientela, poi i distributori automatici attivi 24 ore su 24 e 7 giorni la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA -  Prima i negozi dotati di personale pronto a soddisfare ogni curiosità della clientela, poi i distributori automatici attivi 24 ore su 24 e 7 giorni la settimana. È l’evoluzione del commercio della cannabis light, ormai attivo e saldo da un paio di anni nella città dorica. Da pochi giorni in via Matteotti, proprio a pochi passi dall’ingresso dell’università di Economia, è stato inaugurato il primo automatic shop che mette a disposizione prodotti a base di canapa, quella con un thc talmente basso da essere conforme alle norme di legge. Il nuovo negozio, finora l’unico in la città, si chiama Yemp! e mette a disposizione merce di ogni tipo: dagli snack salati, come i taralli pugliesi e i grissini, fino agli oli sublinguali, agli unguenti e alla tisane da relax. Non mancano, ovviamente, le infiorescenze derivate dalla canapa che vanno da un prezzo minimo di 11 euro a un massimo di 42. Il costo minimo è 3 euro e riguardano i pacchetti di taralli e grissini. Quello che via Matteotti è il quarto negozio del centro specializzato nella vendita di cannabis light. Gli altri tre sono in corso Garibaldi, sotto la Galleria Dorica e via XXI settembre. Uno di questi era stato toccato in estate dall’inchiesta nata dalla procura maceratese, e poi estesa a quella dorica, che aveva portato a perquisizioni in tutta la regione con l’ipotesi di reato di spaccio di stupefacenti. 
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico