Direttore Area vasta, Guidi in pole dopo le dimissioni lampo di Coacci

Direttore Area vasta, Guidi in pole dopo le dimissioni lampo di Coacci
ANCONA - Giovanni Guidi in pole per la nomina di direttore dell’Area vasta 2 dopo le dimissioni di Milco Coacci, effettive da quest’oggi. L’attuale direttore del...

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ANCONA - Giovanni Guidi in pole per la nomina di direttore dell’Area vasta 2 dopo le dimissioni di Milco Coacci, effettive da quest’oggi. L’attuale direttore del distretto di Fano (Area vasta 1) potrebbe a breve esser nominato ufficialmente dalla giunta Ceriscioli. «La questione è sotto costante monitoraggio e verrà risolta in tempi brevissimi - ha assicurato il governatore - così come è in dirittura d’arrivo l’iter per il rinnovo delle nomine dei direttori generali delle aziende ospedaliere marchigiane». 


 

Non si placa invece l’offensiva dei sindacati. Il piano ferie e la riorganizzazione dei reparti e dei posti letto, come le 300 proroghe dei contratti a tempo determinati, non riescono a cancellare i problemi dell’Area vasta 2. I sindacati, cifre e dati alla mano, contestano le ultime dichiarazioni del presidente Ceriscioli. Per Alessandro Mancinelli della FP Cisl, fa fede la determina Asur del 20 febbraio. «Ridefinisce – spiega – i fabbisogni del personale e modifica le dotazioni organiche delle aree vaste. Il documento stabilisce che il costo del personale dell’Asur passerà da 621 milioni del 2017 (al netto dello scorporo dell’ospedale di Osimo passato all’Inrca) a 610 per il 2019 e 2020. Per il 2019 prevede un risparmio sul costo del personale (tra assunzioni e cessazioni) di 6.831.246. Però, mentre prevede un aumento di quasi mezzo milione per la direzione generale e di 1,3 milione per l’Area vasta di Macerata, toglie a Pesaro 44mila euro, a Fermo 413 mila, ad Ascoli 3.819.000, ad Ancona 4.415.420. Il che – conclude Mancinelli - è incompatibile con l’attuale assetto dei servizi. Temiamo che si inneschino processi di riduzione dell’offerta sanitaria o il ricorso ad esternalizzazione di servizi». Anche la Fp Cgil parte da determine per evidenziare le anomalie nell’Av2. Mentre a fine maggio, l’Av di Ascoli ha lanciato un avviso per 20 infermieri e conferito 14 incarichi a tempo determinato e l’Av di Fermo assume a tempo indeterminato 4 infermieri, si mette a dieta estiva l’Av di Ancona accorpando i reparti e riducendo i posti letto per compensare la mancanza di personale».


Per la Cgil la proroga dei 300 contratti a tempo determinato nell’Area vasta 2 era indispensabile ma potrebbe non compensare pensionamenti, le quote 100 e le dimissioni volontarie dei precari e ricordano che il silenzio plana sui 2,7 milioni richiesti dall’ex direttore Coacci per assumere 70 persone proprio in previsione dell’estate. La Fp Cgil infine s’interroga sulla disparità del trattamento tra le aree vaste - sollevato anche in Assemblea legislativa dal consigliere Giancarli- e sul fatto che i costi del personale dell’Av 2 includono costi di personale per servizi regionali (tra cui labanca degli occhi, l’elisoccorso. Intanto Zaffiri (Lega) vuol «vedere le carte dell’Av2 e in caso di risposte non soddisfacenti organizzerò manifestazioni» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico