Corso Amendola, torna lo scassinatore seriale. Furto anche alle De Amicis

Corso Amendola, torna lo scassinatore seriale. Furto anche alle De Amicis
ANCONA - Lo scassinatore seriale è tornato in azione. Dopo il doppio blitz al Benincasa e quello alla media Pascoli, un’altra scuola è finita nel mirino: la De...

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ANCONA - Lo scassinatore seriale è tornato in azione. Dopo il doppio blitz al Benincasa e quello alla media Pascoli, un’altra scuola è finita nel mirino: la De Amicis di corso Amendola. Ma stavolta il misterioso malvivente non si è limitato a saccheggiare l’istituto scolastico, dove ha rubato delle monete dai distributori automatici. Nella stessa sera, sempre in corso Amendola, si è intrufolato in un ristorante, da cui è riuscito a portar via solo una bottiglia di buon vino, e ha tentato di entrare in un bar che a inizio mese aveva già subito un furto in pieno giorno. 


 

Il tutto nel giro di qualche minuto e nello spazio di pochi metri. Stavolta, però, il ladruncolo potrebbe avere le ore contate. Le telecamere del ristorante preso di mira ne hanno immortalato l’azione: erano le 11 di sabato sera. Si vede l’uomo, carnagione chiara, piuttosto esile, volto scoperto, che si aggira nel locale, prova ad aprire la cassa (che però era vuota) e allora, insoddisfatto, va verso il frigorifero da cui asporta una bottiglia di vino. Era entrato dal retro, danneggiando la serranda. Probabilmente non si è accorto che c’era un occhio elettronico a riprendere l’irruzione. Il video della spycam, dalla risoluzione non eccezionale ma molto utile per gli inquirenti, è stato acquisito dalla polizia che ha raccolto le denunce e indaga sul raid fulmineo. Sono bastati pochi secondi al malvivente, infatti, per visitare anche la scuola De Amicis, sempre sabato sera. 


Ha forzato una finestra e si è diretto verso i distributori automatici di bevande e snack. Li ha scassinati per racimolare poche monete, un gruzzolo che, secondo gli 007 della questura, potrebbe servirgli per comprarsi la droga. Dietro questa scia di colpi, infatti, ci potrebbe essere la stessa mano, quella di un tossicodipendente a caccia di soldi per sballarsi. Lo stesso individuo ha cercato anche di saccheggiare il Click Cafè, sempre in corso Amendola. Ma stavolta gli è andata male. «Il 5 gennaio avevamo subito un furto - racconta Olga, una dipendente -. Qualcuno in pausa pranzo aveva rotto la porta e aveva rubato 400 euro dalla cassa e una crema spalmabile al pistacchio. Dev’essere un buongustaio... Da allora il titolare ha deciso di montare una porta blindata. Il ladro l’ha forzata con un piede di porco, non è riuscito ad entrare, ma l’ha danneggiata seriamente». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico