JESI - Nasconde due panetti di hashish da 200 grammi dentro alle confezioni dei medicinali e gira tranquillamente con il suo sacchettino della farmacia, convinto che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Uccide la figlia di 4 anni con una spranga, poi il papà tenta il suicidio buttandosi in un pozzo
Tempi duri anche per i pusher, che nonostante la quarantena provano a continuare la loro attività di spaccio sul territorio, trovando però il muro impenetrabile dei controlli e le manette pronte. I militari del Nucleo Radiomobile hanno notato quel giovane straniero, 20enne, che camminava da solo non lontano dal territorio comunale di Jesi. Il controllo è scattato lunedì pomeriggio. Alla vista dei militari il ragazzo si è giustificato dicendo che era andato in farmacia e mostrando la busta delle medicine, che però era stranamente rigonfia e voluminosa. Così per riscontrare la versione dei fatti, i Carabinieri hanno deciso di approfondire il controllo e ispezionare la busta dei farmaci.
La reazione sempre più nervosa dello straniero è stata solo una conferma ai sospetti degli inquirenti, che tra le confezioni dei medicinali hanno rinvenuto della droga: 200 grammi di hashish suddivisi in due panetti già confezionati di cui il ragazzo non ha ovviamente potuto dire nulla. Lo stupefacente è stato sequestrato insieme al telefono cellulare del ragazzo, che sarà utile a indirizzare le indagini e capire la rete dei fornitori e clienti. Nei confronti del 20enne è scattato l’arresto per detenzione illegale di sostanze stupefacenti.
Come detto, è il secondo arresto di pusher di hashish in appena 72 ore e sebbene i due episodi non siano collegati tra loro, nelle due operazioni i Carabinieri della Compagnia di Jesi hanno recuperato e sequestrato complessivamente mezzo chilo di hashish, già suddiviso in panetti, presumibilmente destinato allo spaccio sulla piazza jesina. I controlli dei militari continueranno senza sosta su tutto il territorio per garantire il rispetto delle misure di contenimento per il contagio da Covid-19 e parallelamente all’azione costante dei controlli con le successive verifiche delle dichiarazioni rese, viene mantenuta altissima l’allerta sullo spaccio e sui fenomeni criminosi che potrebbero perpetrarsi nonostante la quarantena. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico