Tre morti, due con Covid: focolaio alla casa di riposo, chiesto l'aiuto dei medici militari

Ancona, tre morti, due con Covid, focolaio alla casa di riposo, chiesto l'aiuto dei medici militari
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ANCONA - «Abbiamo chiesto aiuto a Giovanni Guidi, direttore dell’Area vasta, per la situazione che si è venuta a creare al Benincasa di via Podesti. Le alternative sono due: o mandano personale esterno per affrontare l’emergenza o si trova una soluzione per alcuni ospiti positivi al Covid 19 che iniziano a manifestare sintomi e non possono essere più tenuti in struttura». Emma Capogrossi, assessore alle Politiche sociali, è in prima linea per l’allarme scattato al Benincasa. 

 

La situazione 

Numeri alla mano, la situazione si è fatta preoccupante: «Gli ospiti positivi al Covid sono 24, di questi 7 iniziano ad essere sintomatici - rimarca la Capogrossi -. I pazienti negativi sono 15 ma nella stessa struttura ci sono stati tre decessi. Due sono riconducibili se pur con altre patologie pregresse al Covid 19 il terzo invece aveva il tampone negativo». Continua l’assessore: «Alla cooperativa che gestisce la struttura non possiamo rimproverare nulla, ha provveduto ad assumere altri 6 operatori socio sanitari, purtroppo non si riescono a trovare gli infermieri, ma questo è un problema che riguarda tutte le case di riposo dove il personale si è infettato come avvenuto al Benincasa». 

Le soluzioni

E allora, «per gestire questa situazione abbiamo chiesto l’intervento delle squadre Usca o in alternativa personale di supporto anche militare come previsto dalla delibera Asur dello scorso mese di aprile». Con il trascorrere delle ore la situazione al Benincasa, isola Covid free fino alla scorsa settimana, inizia a farsi pesante. Il 118 anche di ieri ha effettuato un paio di interventi per pazienti positivi al Covid 19, compreso un ultracentenario trasportato al pronto soccorso del Geriatrico Anche nella notte tra lunedì e martedì ci sono stati altri interventi. 


Le ambulanze non sono mancate neppure alla residenza Conero in via Flaminia, dove si è toccato il triste primato dei 65 pazienti positivi al Covid anche se dall’inizio della settimana la situazione sembra essere migliorata. Alcuni pazienti portati in ospedale nei giorni scorsi hanno fatto ritorno in struttura, altri invece se pur lentamente si sono negativizzati. Situazione identica al Gerundini di Falconara, dove tre settimane fa era scoppiato un focolaio. Chi invece si trova in una situazione opposta è il gruppo Zaffiro che ha provveduto a vaccinare 180 ospiti divisi tra le strutture di Posatora, Montesicuro e Cappuccini con la campagna di vaccinazione che ha interessato anche il personale medico, infermieristico, gli operatori socio sanitari e gli impiegati degli uffici. Zaffiro Covid Free come Villa Almagia in via Veneto, dove i vaccini sono stati somministrati ai 19 ospiti ma anche al personale della cooperativa, che è la stessa del Benincasa.

 

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Corriere Adriatico