C’eravamo tanto odiati, ecco il patto Sirolo-Numana: «Fuori i non residenti»

C’eravamo tanto odiati, ecco il patto Sirolo-Numana: «Fuori i non residenti»
SIROLO - Non passerà alla storia come il trattato siglato nel 1987 da Reagan e Gorbaciov, ma nel suo piccolo anche l’ordinanza congiunta emanata ieri dai sindaci di...

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SIROLO - Non passerà alla storia come il trattato siglato nel 1987 da Reagan e Gorbaciov, ma nel suo piccolo anche l’ordinanza congiunta emanata ieri dai sindaci di Numana e Sirolo segna la fine della “guerra fredda” che per decenni ha intiepidito i rapporti fra i due Comuni, eterni “rivali” nel contendersi il titolo di regina del Conero. Nell’era del Covid anche alleanze un tempo impensabili trovano forma, assumendo le fattezze di un provvedimento normativo condiviso da entrambe le Amministrazioni a tutela della salute dei residenti (e della stagione estiva), nel quale le passeggiate ed ogni altra attività motoria all’aria aperta, nonché la manutenzione o il rimessaggio delle imbarcazioni, sono consentite ai soli residenti sabato, domenica prossimi e al 16-17 maggio. 



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«E’ la prima volta che i due Comuni emanano un’ordinanza congiunta – evidenzia il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini che martedì ha annunciato l’iniziativa coinvolgendo Sirolo -. E’ il segnale che lavoriamo insieme e c’è collaborazione. Possiamo considerarci un territorio unico e sin dall’inizio dell’emergenza siamo stati uniti nella gestione degli aiuti, controlli e mobilità dei residenti. Non bisogna ovviamente abbassare la guardia – lancia l’appello Tombolini - per questo invito i cittadini a mantenere le distanze di sicurezza e ad attenersi alle buone pratiche».

Prove di fusione in prospettiva di un “macrocomune”? «No. Assolutamente – frena sorridendo il sindaco di Sirolo, Filippo Moschella - Sono convergenze su questioni generali che muovono da una premessa: noi abbiamo i sentieri del monte, Numana il lungomare». Ed ambedue un contagio arrestatosi dopo pochissimi casi. «Aprendo il territorio dei due Comuni alla libera circolazione dei soli residenti nel fine settimana – prosegue Moschella - riusciamo da una parte a favorire il distanziamento sociale, perché chi vorrà svolgere attività motoria avrà spazi più ampi entro cui farlo, e allo stesso tempo ad evitare pericolosi assembramenti alla luce delle ordinanze restrittive unilateralmente emesse da Ancona e Porto Recanati e in considerazione del fatto che la fase di emergenza nazionale purtroppo non si è ancora conclusa». 


Coordinamento e confronto potrebbero diventare le parole chiave per scrivere le linee guida della nuova stagione turistica, in un’ottica di ripensamento degli spazi e più in generale del modo di fare accoglienza, dove le esigenze imposte dall’attuale situazione sanitaria possono trasformarsi in opportunità ed unire i territori e le competenze, ragionando in termini di Riviera del Conero, la strategia futura e non solo una misura di emergenza. «Proseguirà il dialogo – conferma Moschella - e per quanto le nostre siano realtà diverse, cercheremo di adottare provvedimenti similari affinché i turisti trovino le stesse regole e si evitino incomprensioni». Multe da 50 a 500 euro per chi viola l’ordinanza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico