JESI - I genitori e gli amici, i volontari della Croce rossa italiana di cui faceva parte, l’aspettano con ansia. Ma ancora non si sa quando Chiara Pacetti, jesina di...
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Atterrato ieri a Fiumicino, il volo ha riportato solo alcuni di questi giovani il cui sogno s’è spezzato improvvisamente a causa del Coronavirus. Ma Chiara no, resta a Orlando in quarantena, insieme ad altri sfortunati compagni d’avventura. Difficili le comunicazioni, poche e sporadiche con le persone più vicine. «Siamo nel pieno caos del cambio di numeri, le comunicazioni sono difficoltose, non riesco a rispondere alle tante persone che mi stanno contattando. Appena possibile contatterò tutti», ha fatto sapere Chiara, che mai si sarebbe aspettata di lavorare nel luogo dei sogni e trovarsi improvvisamente senza lavoro, senza casa e sospesa nella più totale incertezza perfino del ritorno. L’aspetterà un rientro difficile e da vivere in isolamento, almeno per 14 giorni. «Sono stata con gli altri in quarantena – ha riferito – quando torneremo in Italia ne faremo altrettanta…». Chiara quell’esperienza la viveva come un sogno: il 30 agosto scorso postava sui social il suo cartellino con il nome e la città di provenienza ed elettrizzata commentava: «Sarà un’impresa spiegare dove si trovano le Marche!». Adesso sogna solo di tornaci prima possibile. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico