BARBARA - Sono passate la Quaresima, la Pasqua e la successiva domenica in Albis, ricorrenze importanti per i cristiani, vissute però quest’anno in modo atipico...
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Ma don Stefano Conigli, parroco di Barbara, non s’è perso d’animo: passata la Pasqua si è messo al lavoro provvedendo a far preparare per tutti i nuclei familiari del paese - Barbara ha 1.400 abitanti, distribuiti in circa cinquecento famiglie - piccoli contenitori di acqua santa, bottigliette a loro volta imbustate in cinquecento confezioni destinate a ogni casa. E’ così che le famiglie del paese, che non avevano potuto materialmente accogliere il parroco a casa propria nei giorni precedenti la Pasqua né ricevere quella benedizione si son ritrovati le fatidiche bottigliette nella cassetta della posta. Così come s’erano trovati giorni addietro - sempre nella cassetta della posta e col sostegno del Comune - anche un ramoscello d’ulivo che era stato simbolicamente unito alle preziose mascherine fatte avere ai barbaresi. Tra le tante iniziative animate via web, il sindaco Riccardo Pasqualini ha contribuito sempre in sintonia col parroco e con un gruppo spontaneo di cittadini, a stimolare la recita - trasmessa in streaming - di un rosario settimanale (ogni giovedì, alle 21). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico