CORINALDO È stato arrestato ieri, finendo ai domiciliari, un 40enne rinviato a giudizio per maltrattamenti in famiglia. L’uomo, che avrebbe dovuto girare alla larga...
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I carabinieri della Compagnia di Senigallia, guidati dal maggiore Cleto Bucci, hanno dato quindi esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Ancona, su richiesta del pm, nei confronti del 40enne di Corinaldo. L’uomo è stato rinviato a giudizio per di maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni personali ed era stato sottoposto al divieto di avvicinamento all’ex convivente e ai luoghi da lei frequentati.
L’indagine aveva preso avvio dalla denuncia presentata ai carabinieri di Corinaldo dalla ex convivente, una donna di 34 anni che è stata costretta a cambiare casa e trasferirsi a Senigallia con i due figli minorenni. La donna aveva riferito dei tanti atti di violenza fisica, umiliazioni, ingiurie, minacce di morte oltre a maltrattamenti anche in presenza dei figli minori nati dalla loro relazione. La vittima aveva raccontato ai militari che tutto era cambiato subito dopo la nascita dei figli. Il compagno era diventato aggressivo e violento. La situazione si era aggravata al punto tale che la donna, nell’estate del 2017, per evitare conseguenze alla propria incolumità, aveva deciso di andare via di casa portando con sé i bambini. Da quel momento erano iniziati gli appostamenti e in più occasioni, alla presenza dei figli, era stata aggredita dall’ex compagno anche a casa della suocera. Un giorno era stata addirittura affrontata dall’uomo con una mazza da baseball e spintonata con violenza contro la sua auto. Era riuscita tuttavia a rifugiarsi nell’abitacolo mentre lui la colpiva con la stessa mazza e con i calci, danneggiandola. La donna si era rivolta anche al Consultorio familiare, per chiedere aiuto non sapendo come affrontare la situazione che la terrorizzava, e aveva prodotto ai militari i referti medici a conferma delle violenze subite. Le continue aggressioni l’avevano costretta a farsi medicare in più circostanze. Lo scorso mese di aprile, dopo che l’uomo l’aveva attesa fuori dalla scuola dei figli, minacciandola pesantemente, il Gip aveva emesso un primo provvedimento cautelare applicando al 40enne il divieto di avvicinamento all’ex convivente e ai luoghi da lei frequentati.
L’ordinanza è scaturita dalla recente condotta tenuta dall’uomo che ha ripreso ad avvicinarsi all’ex minacciandola. Il Tribunale pertanto, sulla base dell’integrazione alla querela presentata dalla vittima, in accoglimento della richiesta del pubblico ministero, ha applicato al 40enne la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del processo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico