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CORINALDO - Corinaldo, in sicurezza l’area delle mura crollate, demolita la casa che minacciava anch’essa di cedere, già autorizzate a rientrare nelle proprie abitazioni alcune delle famiglie che erano state evacuate nella immediatezza del crollo, avviati il tamponamento e la protezione della zona occupata dallo stabile.
Ieri si è, nei fatti, conclusa quella che l’amministrazione comunale di Corinaldo aveva indicato come la «fase uno», ovvero la serie delle operazioni indispensabili per salvaguardare l’incolumità delle persone. E’ stata una ditta di Faenza specializzata in demolizioni «controllate» a smantellare l’edificio posizionato in via Mura del Mangano, lungo l’antica cerchia difensiva, un fabbricato noto ai corinaldesi come «Villa Misurina».
L’operazione ha preso avvio nella tarda serata di venerdì; la ditta ha installato le attrezzature attorno alle 19 ed ha materialmente iniziato a smembrare il fabbricato verso le 22.
Preliminare alla progettazione, il confronto con la Soprintendenza con la quale il comune dovrà concordare le linee di intervento che dovranno soggiacere a una serie di parametri coerenti con le caratteristiche storiche e architettoniche dei luoghi. Altrettanto delicato il confronto che si aprirà con la proprietà di «Villa Misurina», l’edificio abbattuto, e che avrà presumibilmente risvolti di particolare impegno. Va poi tenuto conto delle implicazioni politiche innescate ieri dalla presentazione da parte del capogruppo di minoranza Luciano Galeotti della richiesta di istituzione di una commissione d’inchiesta per far luce sulla vicenda e della convocazione di un consiglio comunale urgente, richiesta che Galeotti argomenta con la ricostruzione delle segnalazioni pregresse. Ma l’obiettivo finale è sintetizzato dal sindaco Matteo Principi con un proposito dichiarato: ricostruire, e nel più breve tempo possibile.
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Corriere Adriatico