Corinaldo, fiaccolata per ricordare le sei vittime della strage in discoteca

La fiaccolata davanti alla Lanterna Azzurra (foto Giusy Marinelli)
CORINALDO - Pioggia e freddo non hanno fermato la voglia di ricordare e di riflettere. Si  è svolta in serata a Corinaldo una fiaccolata in memoria delle vittime della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CORINALDO - Pioggia e freddo non hanno fermato la voglia di ricordare e di riflettere. Si  è svolta in serata a Corinaldo una fiaccolata in memoria delle vittime della Lanterna Azzurra, a una settimana dalla tragedia che ha provocato sei morti, tra cui cinque minorenni, e più di cento feriti. Diverse centinaia di persone hanno partecipato a un corteo silenzioso da via dell’Industria fino al piazzale davanti alla discoteca della strage. Il corteo è stato aperto da uno striscione con i nomi delle sei vittime e la scritta «Da un concerto si torna senza voce e non senza vita». Un altro striscione recita: «Giustizia per le vittime della Lanterna Azzurra».


Intanto l'ultimo bollettino medico degli Ospedali Riuniti di Ancona segnala che dei 6 pazienti feriti nella calca della discoteca di Corinaldo, due restano ancora in terapia intensiva, anche se svegli e in respiro spontaneo, sul punto di essere trasferiti presso reparti per acuti, in prognosi riservata. Altri due pazienti sono invece ricoverati in Medicina d'urgenza in condizioni stabili, ma in prognosi riservata. Altri due pazienti, in Clinica neurologica, sono in via di dimissioni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico