ANCONA - «Stavolta il primo che si lamenta...». Il monito lanciato su un affollato gruppo Facebook di anconetani sottolineava, all’annuncio dell’avvio dei...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Basta che sbarchi un traghetto, uno solo, com’è successo poco dopo mezzogiorno per l’Hellenic Spirit della Anek Lines, in arrivo da Patrasso-Igoumenitsa, per riversare sulla Flaminia un volume di Tir e vetture insostenibile per una strada ridotta a due sole corsie (quelle sul lato mare) per un tratto lungo un km e 100 metri dal bypass della Palombella andando verso Torrette.
Risultato: una fila continua fino all’incrocio per Torrette, con tempi di percorrenza di circa mezz’ora per neanche due chilometri di strada - e tre quarti dal porto alla variante alla statale 16 - nonostante il prodigarsi delle pattuglie della Municipale che dal primo mattino presidiavano il tratto di Flaminia interessato dai lavori, dall’incrocio con via Conca fino al bypass della Palombella. «Qualche problema solo in occasione degli sbarchi, con accumuli di traffico che smaltiamo facendo viabilità manuale», dicevano ieri sera alla Polizia municipale.
Figurarsi però cosa potrebbe accadere nei weekend di luglio e agosto, quando il viavai dei traghetti per Grecia, Croazia e Albania si intensificherà con arrivi e partenze più serrati. Per questo già ieri mattina il Comune, oltre a consigliare percorsi alternativi, faceva sapere che «nei tratti più “delicati” i lavori saranno eseguiti di notte». E già da oggi si cercherà di concordare con l’Autorità portuale un piano per le uscite scaglionate dal porto. «Se arriva una nave con cento tir a bordo - spiega l’assessore alla Viabilità Stefano Foresi - non si può farli uscire tutti insieme verso la Flaminia durante i lavori. Magari è il caso di farne uscire venti alla volta».
E sarà interessante capire come sarà gestita l’apertura dell’altro cantiere atteso sulla Flaminia da più di un anno (i lavori sono stati consegnati alla ditta appaltatrice da un paio di settimane), quello per la riasfaltatura dal bypass fino alla stazione. L’altro problema che ha scatenato lamentele e proteste riguarda la viabilità alternativa suggerita dal Comune per spingere gli utenti del traffico locale a non utilizzare la Flaminia.
La principale strada secondaria che collega Torrette al centro senza passare sul lungomare, ovvero via Grotte che sale verso Posatora, consigliata sui canali social dell’amministrazione civica, è lastricata di buche e ieri addirittura in un tratto la carreggiata era stata ristretta per evitare danni per le sospensioni o cadute di motociclisti.
Ieri il traffico era molto più sostenuto del solito e con il rischio di blocchi sulla Flaminia, via Grotte dovrebbe essere l’unico passaggio utile anche per le ambulanze dirette all’ospedale regionale di Torrette. L’asfalto più disastrato è nel tratto, salendo verso Posatora, che precede l’incrocio con via del Carmine. «Questa mattina - segnalava ieri un residente di Posatora, che passa tutti i giorni in via Grotte - hanno deciso, visto l’indecorosa condizione dell’asfalto, di chiudere praticamente una corsia vicino allo scollinamento in zona cimitero di Posatora, per rattoppare qualche buca con un sacco di asfalto freddo». Siamo in un punto molto pericoloso, segnala il cittadino, ricordando che una settimana fa proprio lì c’è stato un incidente, perché quando si passa sull’altra corsia non si vede chi arriva nella direzione opposta.
«Si è trattato di un primo intervento tampone perché domenica pomeriggio in quel tratto di strada era caduta una ragazza in scooter», spiega ancora Foresi. Ma già stamani all’alba, garantisce l’assessore, «un camion con tre quintali di asfalto caldo sarà in via Grotte e le nostre squadre chiuderanno tutte le buche dal dosso del cimitero a scendere, liberando la carreggiata». L’appalto per riasfaltare via Grotte è stato già assegnato e i lavori potrebbero partire subito, «ma finché ci sono i cantieri sulla Flaminia - aggiunge Foresi - meglio non sovrapporre i due interventi» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico