Da Civitanova a Jesi in taxi poi lo show con mille situazioni strane per non pagare il conto. Ecco cosa è successo

Da Civitanova a Jesi taxi poi lo show con mille situazioni strane per non pagare il conto. Ecco cosa è successo
JESI – Si sono fatte accompagnare in taxi da Civitanova a Jesi, ma al momento di pagare la corsa (160 euro) una ha finto un malore, l'altra – senza soldi –...

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JESI – Si sono fatte accompagnare in taxi da Civitanova a Jesi, ma al momento di pagare la corsa (160 euro) una ha finto un malore, l'altra – senza soldi – ha detto che avrebbe pagato la zia, ha lasciato i propri recapiti, ma poi è sparita. Il tassista beffato, di Porto Recanati, ha sporto denuncia.

I fatti risalgono al febbraio scorso. A distanza di 7 mesi, i poliziotti del Commissariato di Jesi sono riusciti a risalire alla giovane che si è resa irreperibile: l'hanno denunciata per insolvenza fraudolenta. La 22enne aveva contattato il tassista, mentre era in servizio, richiedendo il trasporto da Civitanova a Jesi. Pattuito il compenso per la corsa, la giovane, che viaggiava con un'amica cubana, ha fatto presente che non aveva soldi con sé, ma che ad attenderla a Jesi c'era la zia, che avrebbe saldato il conto.

All'arrivo alla stazione dei pullman, la cubana ha finto di accusare un malore, allontanandosi subito, mentre la 22enne, dopo aver tentato invano di contattare la presunta zia, ha rassicurato l'autista di essere una persona seria. “Le pagherò tutto, mi faccia solo arrivare a casa”. Ha esibito la propria carta d'identità e si è fatta inviare sul cellulare il buono di pagamento di 160 euro, con l'intesa che, arrivata a casa, avrebbe saldato il debito. Ma nei giorni successivi è sparita e si è resa irreperibile. A seguito della denuncia, la polizia è riuscita a risalire alla 22enne con accertamenti sui suoi dati anagrafici: è stata denunciata per insolvenza fraudolenta.

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Corriere Adriatico