«Chiudi il finestrino»: scoppia la lite sul bus a Falconara tra due giovani. L'autista costretto a fermarsi, arrivano i carabinieri

lite sul bus a Falconara
FALCONARA Erano le 18 di domenica quando su un autobus della linea B della Conerobus che collega Montemarciano ad Ancona si è scatenata una violenta zuffa tra due...

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FALCONARA Erano le 18 di domenica quando su un autobus della linea B della Conerobus che collega Montemarciano ad Ancona si è scatenata una violenta zuffa tra due stranieri, uno residente a Falconara e l’altro a Montamarciano, che ha rischiato di degenerare pericolosamente e di causare problemi anche ad altri passeggeri a bordo. Il pomeriggio di domenica si è improvvisamente movimentato quando due ventenni, un somalo ed un tunisino, che stavano viaggiando sul mezzo pubblico hanno iniziato prima ad aggredirsi verbalmente e poi a darsele di santa ragione, in prossimità della stazione ferroviaria. 

Uno dei due ha urlato all’altro di chiudere un finestrino che evidentemente causava una fastidiosa corrente d’aria, ma l’altro di rimando ha fatto finta di nulla e ha replicato per le rime. Così in pochi attimi si è scatenata una zuffa furibonda tra i due giovani stranieri, mentre i passeggeri del pullman assistevano attoniti e impauriti al violento episodio. Il conducente dell’autobus della linea B della Conerobus ha fermato il mezzo e ha subito allertato il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Falconara che sono giunti nei pressi della stazione ferroviaria pochi minuti dopo aver ricevuto l’allarme mentre i due ragazzi stavano ancora picchiandosi. I militari hanno fatto scendere dal mezzo i due protagonisti della colluttazione, li hanno divisi e hanno chiesto loro le generalità, identificandoli.

Nessun trauma rilevante

Né il somalo né il tunisino, nonostante la rissa sia stata molto accesa, ha subito traumi rilevanti e nessuno dei due è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari tanto che i due africani non sono stati accompagnati al pronto soccorso. I carabinieri hanno proceduto alle pratiche per l’identificazione dei due giovani e saranno nel caso i diretti interessati a sporgere denuncia.

 

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Corriere Adriatico