Chiaravalle, l'addio a Fabio Giacconi con i militari sull'attenti e il Silenzio

Chiaravalle, l'addio a Fabio Giacconi con i militari sull'attenti e il Silenzio
​CHIARAVALLE – Risuonano melanconiche e maestose le note di tromba del Silenzio tra le volte dell’abbazia di S.Maria in Castagnola: i militari sono sull’attenti, tra la...

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​CHIARAVALLE – Risuonano melanconiche e maestose le note di tromba del Silenzio tra le volte dell’abbazia di S.Maria in Castagnola: i militari sono sull’attenti, tra la gente, in tanti si asciugano le lacrime.




Dopo 25 giorni, dopo quel 16 novembre in cui ci si è stretti intorno alla famiglia Pierini per l’ultimo saluto a Roberta, ci si ritrova tutti nella stessa chiesa per il funerale del marito Fabio Giacconi. E tutto sembra uguale, anche il dolore, la dignità dei familiari, l’affetto della gente, la presenza della figlia Martina che non c’è ma è come se ci fosse. La bara del maresciallo dell’aereonautica di stanza a Loreto è di legno chiaro, identica a quella della moglie, ed è completamente avvolta nella bandiera tricolore.

E’ morto un uomo buono, un genitore attento, un bravo padre, un militare dedito alla divisa, un servitore dello Stato. Flavia la sorella pronuncia parole sentite, come nel giorno del funerale di Roberta Pierini. “Caro Fabio, troppo presto hai raggiunto la cima, hai spiccato il tuo ultimo volo. Io e papà Sergio sappiamo quanto eri orgoglioso di Martina, quanto tempo le dedicavi, quanto l’hai amata. Noi tutti – dice Flavia con una serenità che le fa onore – sappiamo che da lassù tu e Roberta veglierete su di lei. Ciao papà Fabio, buon viaggio”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico