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CHIARAVALLE Colpivano soprattutto di notte, mirando alle villette isolate per agevolare la fuga con oro e gioielli. Era stata un’operazione dei carabinieri a fermare la scia di blitz messa in moto da un banda di ladri di origine albanese, che stava spadroneggiando tra la provincia di Ancona e quella di Ascoli Piceno. Ieri mattina è arrivata la stangata del giudice Pietro Merletti per due imputati: 5 anni e 10 mesi a un 39enne e 3 anni e 10 mesi a un 37enne, entrambi albanesi e difesi dall’avvocato Mauro Diamantini. Si procedeva con il rito abbreviato. Posizione a parte per un terzo imputato, il quale ha deciso di procedere con il rito ordinario. Il processo è in corso.
Le contestazioni
I furti contestati abbracciano un breve lasso di tempo.
La fuga
La banda aveva poi abbandonato la Bmw lungo l’A14, in direzione sud. E parte della refurtiva, compresa la pistola, era poi stati restituita alla legittima proprietaria nel corso delle indagini portate avanti dai carabinieri. Nella nostra provincia, i banditi avevano anche colpito - sempre in orario notturno - abitazioni isolate di Montemarciano e Senigallia. L’altro raggio d’azione aveva visto collocare i malviventi a Cupra Marittima. In una sola notte, per esempio, avevano passato in rassegna almeno quattro villette. Da una erano spariti monili in oro e un intero servizio d’argento con tanto di zuccheriera, vassoi, caffettiera e teiera. Da un’altra, il furto aveva fruttato circa 500 euro i contanti e una macchina fotografica professionale. Da un’altra ancora, gioielli e un cellulare. Il quarto furto era rimasto solo tentato, poiché gli inquilini si era svegliati sentendo i rumori. Parte della refurtiva era stata ritrovata dai carabinieri nell’alloggio, a Fermo, occupato da alcuni membri della banda.
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