CHIARAVALLE - Sarebbe stata protagonista di molteplici incursioni nella casa di cura dove era relegata la mamma malata, facendo pressioni sul personale sanitario attraverso...
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Il 27 luglio 2014 avrebbe inviato l’sms minatorio al tutore della mamma. All’origine ci sarebbe stato il divieto di poter accompagnare l’anziana al cimitero per poter commemorare l’anniversario della morte del marito. Secondo la difesa, rappresentata dall’avvocato Davide Toccaceli, le accuse sono infondate. Il comportamento dell’imputata sarebbe scaturito dalla sua volontà di prendersi cura della madre e garantirle una degna assistenza da parte della struttura, non sempre al passo con le esigenze dell’anziana paziente. Processo aggiornato a ottobre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico